Tra i tanti tesori di Erice ce n’è uno che pochi conoscono.
- Facciamo tappa in uno dei borghi più belli della Sicilia, per scoprire un prezioso oratorio.
- Qui vi sono degli splendidi affreschi, un trionfo di colore che eleva lo spirito.
- Conosciamoli un po’ più da vicino.
Nel meraviglioso borgo di Erice, in provincia di Trapani, esiste un gioiello che pochi conoscono. Fra il 1742 e il 1762 venne realizzato, nel complesso parrocchiale di San Cataldo, un piccolo oratorio, chiamato “Casa Santa di Sales” o “Casa Santa di San Francesco di Sales“. A rendere speciale questo oratorio è una decorazione pittorica molto pregevole, un tesoro che si svela solo a quanti entrano al suo interno. Gli esterni, infatti, sono molto semplici e non lasciano immaginare cosa vi sia dentro.
L’affresco della volta, a opera di Domenico La Bruna, include finti stucchi che risaltano sul colore di un limpido cielo, in cui si libra la colomba dello Spirito Santo. Gli affreschi sono anche sulle pareti, quindi si ha l’impressione di entrare in uno spazio dinamico, che avvolge il visitatore. La realizzazione, molto probabilmente, si pone nella fase di completamento funzionale dell’opera, tra il 1760 e il 1762, a cura dei nipoti del finanziatore, il prete ericino Giovanno Curatolo. Il pittore La Bruna, in quel periodo, era molto accreditato presso i Carmelitani e le Carmelitane. Sull’altare del piccolo oratorio vi è una tela ricca di colori, con San Francesco di Sales e Sant’Ignazio in adorazione del Santissimo, realizzata dall’ericino Pietro di Andra, detto “Poma.
Sono davvero molti i motivi per organizzare una visita ad Erice. Nel borgo c’è un’atmosfera senza eguali, sulla vetta del monte che domina un paesaggio mozzafiato. Le stradine lastricate di pietra riservano scorci suggestivi a ogni angolo. Non mancano le prelibatezze da gustare, come le dolci Genovesi e i dolcetti a base di mandorla.
Fonte: Vincenzo Scuderi – “Settecento pittorico ericino inedito o poco noto”. Foto: TripAdvisor