Sullo sfondo di Maletto, a Nord-Ovest, si stagliano i monti Nebrodi, che in questo tratto assumono la denominazione di Caronìe, innevati per diversi mesi dell'anno, ricchi di boschi di cerri, faggi, querce secolari, laghetti montani, di numerosissimi ruscelli e cospicue sorgenti d'acqua. In questi boschi pascolano, allo stato brado, mandrie di bovini e qualche imponente esemplare di cavallo sanfratellano, forse lontano discendente dei cavalli portati in Sicilia dai guerrieri normanni nel secolo XII.
Da questi monti, oltre agli affluenti del Simeto, scende il fiume Flascio, chiuso in epoca preistorica dallo sbarramento di un'immensa colata lavica che riempì tutta la valle sotto Maletto, imbrigliandone le acque e dando origine al lago "Gurrida", che in primavera, attraverso camminamenti sotterranei, alimenta le suggestive sorgenti dette appunto "Favare" (“sorgenti” dall’arabo) nella contrada "Mangiasarde" con la vicina "Cascata delle Balze", quale tracimazione del grande lago sotterraneo sorto a seguito di colate laviche preistoriche e che conferisce al paesaggio una bellezza e suggestione intensa.