Il torrente Sant’Elia, uno dei principali affluenti del fiume Oreto, riserva tante piacevoli sorprese. Ci troviamo a Pioppo, una frazione di Monreale, lungo un percorso che va dalla sorgente e scende verso valle, che è stato recuperato grazie all’Azienda Foreste e al Comitato Pioppo Comune. La scoperta di questi luoghi offre un paesaggio suggestivo, che regala angoli inattesi, come la cascata “Naca Nica”. Un’occasione perfetta per camminare tra verdi scenari, acqua e natura. I giovani del comitato Pioppo Comune hanno lavorato duramente, rimuovendo dalle rive tonnellate di rifiuti, mentre gli operai dell’Azienda Foreste hanno creato sentieristica e passaggi per attraversare il torrente, oltre a una serie di piazzole di sosta, riservate ai visitatori.
Pioppo si estende sulla valle del Sant’Elia, a ridosso di Monte Renda localmente noto come “Pizzu Babbu” e monte Busilmeri, ribattezzato “Pizzo Pio IX” come reazione aI fatti del 1860; a circa 6,73 km a ovest di Monreale. Sull’altra parte della valle troviamo Altofonte e Poggio San Francesco. Degna di nota l’area Boschiva di Casaboli al cui interno domina monte Gibilmesi con il “panorama più bello della Sicilia Occidentale” e alle cui pendici, nel versante ovest si ipotizza combattuta una delle guerre puniche.
Il fiume Oreto costituiva un tempo la risorsa idrica per l’irrigazione dei terreni limitrofi e il funzionamento del mulino, il lavatoio pubblico dove le massaie andavano a lavare i panni. Era anche luogo di balneazione, grazie alle “nache”, piscine naturali dislocate lungo il suo percorso. Il sentiero si raggiunge dalla via Molino ed è definito in un contesto caratterizzato dalla presenza di significativi segni di antropizzazione, come il vecchio mulino, ciò che resta del cunnutto (il canale di pietra in cui si immetteva l’acqua del fiume attraverso uno sbarramento) e la vutti, cioè la struttura muraria che portava in sommità la saja.