L'avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, ha ribadito alla Corte d'assise d'appello di Catania la richiesta di assoluzione, a conclusione dell'arringa di difesa della donna. La Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione in primo grado, per avere ucciso in casa, a Santa Croce Camerina (nel Ragusano), il figlioletto Loris Stival, di 8 anni. Secondo l'accusa, avrebbe strangolato il piccolo con delle fascette e poi avrebbe gettato il corpo in un canalone. La donna si è sempre dichiarata innocente.
L'udienza è stata aggiornata al prossimo 5 luglio per repliche. In seguito è previsto che la Corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza. «Abbiamo chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto – ha spiegato il penalista – anche per contraddittorietà e insufficienza della prova. E se ci fosse una sua partecipazione potrebbe inquadrarsi in un concorso anomalo. E comunque il tratto di personalità disarmonica emerso non può non fare concedere le attenuanti generiche».