Caso Mario Biondo, anche Le Iene hanno deciso di interessarsi alla vicenda del cameraman palermitano morto in circostante misteriose. I genitori e i fratelli di Mario, da sei anni, lottano alla ricerca della verità. Mario lavorava in Spagna, dove aveva sposato la conduttrice Raquel Sanchez Silva, e in Spagna è morto. Il caso è stato archiviato come suicidio, ma i familiari non hanno mai creduto a questa tesi.
Troppe le cose che non tornano, secondo loro. Cristiano Pasca, per Le Iene, ha ripercorso la vicenda, mettendo in evidenza le incongruenze. Mario non aveva nessun motivo per suicidarsi. Aveva appena venduto un nuovo programma scritto da lui, stava organizzando le vacanze a Formentera e la sera prima di morire aveva passato più di un’ora a messaggiare serenamente con i suoi fratelli.
La madre di Mario ha annotato tutto ciò che non torna. Per prima cosa, la moglie Raquel ha cambiato tre volte versione sulla morte.
Si apre allora un fascicolo presso il tribunale di Palermo. Ma dalla Spagna non arriva tutta la documentazione necessaria a valutare la morte di Mario. Viene fatta una seconda autopsia in Italia e Procaccianti, il medico legale italiano, scopre che le cose dichiarate dal medico spagnolo sarebbero false. Il medico legale spagnolo viene indagato. Anche il medico italiano però arriva alla conclusione che probabilmente si tratta di suicidio.
La famiglia però chiede una terza valutazione al professor Diego Milone ed emergono, come ci racconta Cristiano Pasca, dei dati che lasciano molti dubbi sul suicidio. A partire da un’emorragia cerebrale incompatibile con lo strangolamento, che potrebbe essere invece stata causata da un colpo in testa.
C’è un altro dettaglio, il solco sul collo di Mario continua anche dietro la nuca in una zona dove il foulard non poggiava. È come se prima di impiccarsi il suo collo fosse stato stretto da qualcos’altro. La posizione del cadavere inoltre sembra più quella di un corpo che dopo morto è stato posizionato così, piuttosto che quella di un uomo che si è impiccato.
La libreria a cui è appeso poi, è perfettamente in ordine, ma un corpo agonizzante per l’asfissia si muove ed è difficile pensare che non sposti nemmeno un libro.
L’ultima cosa che non torna sono gli orari. Raquel sostiene di aver ricevuto la notizia verso le quattro di pomeriggio ma sul suo Twitter i messaggi di cordoglio arrivano già prima delle tredici.