Guardandola, sembra una Cassata Siciliana colorata in modo diverso ma, in realtà, non lo è. Si tratta della Cassata Oplontina, un dolce di origini romane, meglio pompeiane. Chiamata anche Cassata Oplontis è tipico della tradizione di Torre Annunziata (Napoli) e risale al I secolo. Il nome deriva proprio dalla somiglianza con la Cassata che si prepara in Sicilia. Di questo dolce si ha testimonianza grazie a un affresco che si trova all’interno degli scavi archeologici di Oplontis, nell’attuale Torre Annunziata, dove prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sorgevano Pompei ed Ercolano.
Tra gli ingredienti principali, si annoverano ricotta di pecora, miele, farina di mandorle e frutta fresca e secca. Leggendoli, si colgono diverse analogie con la Cassata Siciliana, ma anche significative differenze. Non esiste una testimonianza scritta di questo dolce. La torta è raffigurata all’interno della villa d’otium, attribuita a Poppea Sabina, nel cuore della città di Torre Annunziata. Non esistono precise testimonianze scritte relative alla ricetta, ma tuttavia ne è stata ricostruita una, basandosi sulle regole della pasticceria più antica.
Ingredienti
Per decorare
Procedimento