Il Castel Bonanno di Tremilia si trova a pochi chilometri da Siracusa. Si tratta di un’affascinante struttura, oggi in stato di abbandono, immersa in un verde contesto dal quale ancora si vedono spuntare torrette e merli.
Il testo più antico in cui si parla della terra di Tremilia è datato 1104. In un documento si attesta la donazione fatta dal conte Tancredi al vescovo siracusano Ruggero, del monastero benedettino di San Pietro a Tremilia.
Le terre di Tremilia, in quanto possedimento della chiesa siracusana, furono concesse in censo già dal 1400 e, nel corso dei secoli, furono molte le iniziative per incrementare i loro proventi. Nel 1803 l’imprenditore inglese Francesco Leckie decise di chiedere la concessione in censo enfiteutico delle terre di Tremilia. Non senza difficoltà ci riuscì, ma la sua esperienza in queste terre fu breve.
La travagliata storia di questi luoghi conduce, tra varie peripezie, prima alla subconcessione dei Bonanno di Maeggio (famiglia del Vescovo Gaetano Bonanno), poi all’avvento del Regno d’Italia: come tutti i possedimenti ecclesiastici, fu sottoposto ad alienazione forzata.Nel 1867 passò definitivamente ai Bonanno, che vi costruirono una sfarzosa dimora. Sui resti dell’edificio già utilizzato dai monaci benedettini, costruirono la loro villa-castello.
Villa Bonanno di Tremilia ha finestre ogivali e un tipico ornamento con merli sui muri perimetrali. Si trova in uno dei punti più alti di Tremilia.
La storia del castello e dei luoghi è stata ricostruita dall’autore siracusano Marco Monterosso, nel suo libro “Massae, Massari e Masserie Siracusane”, edito da Morrone Editore. Il video che vi mostriamo è opera di “Sicilia Abbandonata”. Riprese e montaggio di Fabrizio Ruggieri, speaker Melania Scrofani, foto di scena di Rossella Papa, riprese in volo di Vito D’Avola.