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Sulla cima del Monte Caputo, in località San Martino delle Scale (nei pressi di San Martino delle Scale), si trova il Castello di San Benedetto o Castellaccio. Si tratta di un antico monastero fortificato che all’esterno appare come un castello, ma all’interno conserva le fattezze del vecchio convento. Vi sono, infatti, la chiesa, il chiostro e altre stanze, probabilmente utilizzate come cucine e servizi. Degli alloggiamenti dei monaci non è rimasto nulla.

La forma è singolare, squadrata, con i lati lunghi che misurano 80 metri e quelli corti che ne misurano 79. Vi sono quattro e tre torri per facciata. È probabile che le misure siano dovute alla conformazione del terreno circostante. L’edificio ha due porte principali e una secondaria, quest’ultima per accedere direttamente alla chiesa senza violare la clausura del convento.

La costruzione del Castellaccio risale al XII secolo, quando Guglielmo II volle fondare un ospedale per i monaci del monastero benedettino di Monreale, con un occhio puntato anche alla visuale strategica che si ha. Da qui, infatti, si protegge il Duomo di Monreale. A testimonianza della funzione militare vi sono quattro grandi cisterne, che potevano essere utilizzate in caso di assedi da parte dei nemici.

Il Castellaccio compare poche volte nei documenti storici: l’ultima testimonianza è datata 1393, quando i soldati di re Martino d’Aragona utilizzarono l’edificio come fortezza. Da allora la struttura affrontò una fase di decadimento. Per la rinascita bisognerà aspettare il 1898: fu allora che l’architetto Giuseppe Patricolo ne curò il rinnovo. La struttura fu acquisita dal Club Alpino Siciliano nel 1899.

Se volete raggiungere il Castellaccio, dovete farlo rigorosamente a piedi: ne vale la pena, perché la vista è spettacolare.

Foto di Teszuo

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