La Sicilia è ricca di fascino, storia e mistero. Tra le vicende più appassionanti vi sono, naturalmente, quelle legate ai fantasmi, soprattutto se si trovano dentro i castelli. Per questo motivo, oggi abbiamo pensato di parlarvi dei castelli siciliani “abitati” dai fantasmi.
Le virgolette, quando diciamo abitati, sono praticamente un obbligo. Da generazioni si tramandano storie di misteriose presenze in alcune delle costruzioni più affascinanti e storiche. Le tracce del passato si sono mescolate a racconti a volte cruenti, che mescolano amori travagliati e battaglie.
Alla ricerca di fantasmi nei Castelli Siciliani
Il nostro viaggio inizia dal Castello di Mussomeli. Il fantasma che lo abita, ha nome e cognome: Don Guiscardo de la Portes. Egli era figlio di un mercante spagnolo. Marito della bella Esmeralda, partì per la Sicilia con l’esercito di Re Martino I per sedare la rivolta di Andrea Chiaramonte.
Lasciò così la sua bella moglie in attesa di un figlio. Desideroso di vedere il Castello di Manfreda (antico nome di Mussomeli), il soldato lasciò la città di Palermo diretto nel cuore della Sicilia. Durante il suo viaggio, però, venne attaccato dai soldati di Don Martinez, un uomo innamorato della bella Esmeralda, da lei rifiutato. Volendosi vendicare per il torto subito, ordinò la morte del suo rivale.
Ferito gravemente, Guiscardo imprecò contro Dio. Poco dopo, capì d’essere uscito dal suo corpo e, impossibilitato a percorrere la strada verso il Paradiso per via delle ingiurie dette prima della morte, venne condannato a vagare per mille anni sulla terra.
Al Castello di Caccamo, invece, troverete il fantasma di Matteo Bonello si aggira per il castello, con un aspetto spaventoso, sfigurato in volto e con abiti di cuoio. Sarebbero stati molti gli avvistamenti. A questa figura, inoltre, se ne è aggiunta un’altra: una bellissima suora vestita di bianco, allo scoccare della mezzanotte, si dirigerebbe verso la torre tenendo in mano un melograno. Chiunque riuscirà a mangiarne, senza toccarlo e senza farne cadere un chicchi, troverà un ricco tesoro. In caso contrario, resterà a vagare per l’eternità.
Leggenda vuole che anche il Castelluccio di Gela ospiti al suo interno alcune strane presenze. All’interno si aggirerebbero strane ombre, forse spaventosi fantasmi di epoche lontane. Si dice, inoltre, che ci fosse un tesoro dentro il castello. Nessuno è mai riuscito, nel corso dei secoli, a trovare l’ambito forziere o alcun documento in merito.
A Catania, invece, esiste un edificio che si è guadagnato il titolo di Castello dei Fantasmi. Si tratta del Castello Leucatia. Secondo una leggenda popolare, fu costruito da un ricco commerciante di origine ebrea, con l’intento di farne dono di nozze alla giovane figlia. Le stelle a sei punte che si trovano lungo i merli dei torrioni confermano l’origine ebraica del proprietario. La ragazza, per niente propensa a sposare il marito che avevano scelto per lei, preferì sottrarsi al decisivo passo, e si tolse la vita, lanciandosi dalla torre del castello.
In seguito a questo evento sconvolgente, si è tramandata la credenza, tutt’oggi rimasta immutata, che il castello ospiti presenze inquietanti. A rafforzare la leggenda, il fatto che sorga su una necropoli.
Sempre a Catania, anche il celebre Castello Ursino è noto per alcuni strani avvistamenti. C’è chi giura di aver visto o ascoltato gli spiriti dei prigionieri, soprattutto di notte. Il Castello, infatti, è stato per un periodo un carcere.
Dentro il Castello di Naro (Agrigento), ci sarebbe invece il fantasma di Madonna Giselda.
Era una notte di luna piena e il paggio Beltrando, accompagnandosi con il liuto, cantava tutto il suo amore per la giovane donna. All’improvviso, sorpreso dal geloso marito, Pietro Giovanni Calvello, allora signore di Naro, il paggio fu ucciso e gettato giù dalla torre. Madonna Giselda venne rinchiusa in un cella buia fino alla fine dei suoi giorni.
Ancora oggi, dopo secoli, il suo fantasma appare nelle notti d’autunno, al chiaro di luna: è una sagoma bianca, che vaga disperata per la terrazza del castello, alla ricerca dell’amato Beltrando, accompagnata dal canto struggente di un piccolo usignolo.
Conoscete altri castelli siciliani abitati dai fantasmi? Scriveteci!