La celebre fortezza sul mare di Trapani.
- Il Castello della Colombaia è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città.
- Sorge su un’isoletta, all’estremità orientale del porto trapanese.
- I documenti più antichi la fanno risalire alla Prima Guerra Punica: scopriamola insieme.
Trapani è una città in grado di regalare scorci molto suggestivi. Sarà la sua posizione sul mare, sarà la storia che le ha donato un grande patrimonio architettonico, sta di fatto che perdersi alla scoperta dei suoi tesori è sempre un piacere. Oggi ci fermiamo in uno dei suoi simboli indiscussi, una fortezza i cui racconti intrecciano realtà e leggenda. Il Castello della Colombaia si trova nell’estremità orientale del porto e ha attraversato davvero tante vicende. Si chiama anche Torre Peliade o Castello di Mare ed è sicuramente l’edificio più noto della città, insieme alla torre di Ligny. Visitiamola insieme e scopriamone tutte le curiosità.
Chi ha costruito la Colombaia di Trapani?
Per prima cosa, bisogna subito dire che la Colombaia di Trapani non è un castello vero e proprio e che assunse funzioni diversi a seconda dei periodi storici. Ciò che è certo, invece, è che si tratta di uno dei migliori esempi di architettura militare in Sicilia. Vi sono diverse leggende legate alla sua edificazione: pensate che c’è chi la collega agli esuli troiani sbarcati a Trapani, dopo la caduta della loro città nel XIII secolo a.C. Come spesso accade in questi casi, non esistono prove a supporto di questa tesi. I primi documenti storici, invece, fanno risalire la fortificazione ai tempi della Prima Guerra Punica, per opera del cartaginese Amilcare Barca. Volete sapere perché si chiama proprio Castello della Colombaia? Il nome odierno Colombaia è il calco linguistico di Peliàdes, denominazione greca dell’isolotto su cui sorge (Πελειάδες da πέλεια, “colomba”, specificamente Columba livia). Da esso deriva anche il nome alternativo di Torre Peliade. Proseguiamo la nostra visita.
Durante il Medioevo, la Colombaia venne ricostruita dagli Aragonesi nella attuale forma ottagonale. Fu ampliata intorno al 1400, e divenne una fortificazione durante il regno di Carlo V, per difendere la città dalle incursioni barbaresche. Le ultime trasformazioni le subì nel XVII secolo su ordine del viceré Don Claudio Lamoraldo, Principe di Ligny. Sul muro esterno della torre si può leggere ancora la lapide fatta affiggere nel 1671 dal Principe. Dismessa la destinazione militare, venne trasformata in prigione dai Borboni, dopo i moti del 1821 e fino al 1860 ospitò i patrioti siciliani del Risorgimento, tra cui Michele Fardella, barone di Mokarta, che fu sindaco di Trapani nel 1861. Fino al 1965 fu un carcere (vi sono alcuni ambienti adibiti a celle, lo spazio per la mensa e per le cucine). Passiamo adesso alla struttura: le sue caratteristiche sono davvero particolari.
Cosa rende unico il Castello della Colombaia
L’edificio ha un impianto planimetrico irregolare. Ci sono tre organismi architettonici articolano l’intero complesso: un bastione a punta, una torre ottagonale e una fortezza pressoché ellittica. La svettante torre ottagonale, con la sua altezza, sovrasta il bastione a scarpa e l’imponente volume ellissoidale della fortezza stessa. L’identità originaria della Colombaia di Trapani, a causa delle tante trasformazioni avvenute nei secoli, è notevolmente alterata. La struttura è prevalentemente realizzata in pietra calcarea di varie dimensioni, con elementi in calcarenite. I vari livelli sono collegati da numerose scale, poste per lo più nelle corti interne. L’accesso all’ingresso principale della fortezza avviene con una scala esterna posta a Nord, con un’unica e ampia rampa. La maggior parte dei vani del primo e del secondo livello è sovrastato da volte a botte, mentre i solai intermedi, dentro la torre, hanno travi in legno. Tutto questo contribuisce a rendere il Castello della Colombaia un esempio di architettura unico nel suo genere. Foto: Flavio Leone – (CC BY-NC-SA 2.0).