Il Castello di Cefalà Diana è una costruzione normanna, risalente al XII secolo. La zona in cui sorge viene ricordata nel 1121 come “viam castelli cognomento Cephalas”. L’impianto originario sembra potersi datare all’epoca greca, mentre l’attuale struttura si colloca tra la seconda metà del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo. Nel corso del Trecento e del Quattrocento ha subito modifiche e restauri.
Fu edificato solo per funzioni strategiche e militari: la sua posizione riusciva a garantire un controllo generale sulla viabilità fra Palermo e l’interno cerealicolo della Val di Mazara. I ruderi del Castello di Cefalà Diana sono sovrastati da una grandiosa torre quadrangolare.
Da una serie di documenti patrimoniali si evince che, già dopo il 1093, il bene passò in possesso feudale a Nicolò Abate, col titolo di Baronia. Nel 1300 il Castello e il feudo passarono alla famiglia Chiaramonte, che ne mantenne il possesso per diversi anni.
Cefalà Diana, in provincia di Palermo, si trova in una zona abitata fin dall’età romana, frequentata nell’epoca bizantina e citata da Idrisi. Qui, secondo alcuni studiosi, si troverebbero gli unici resti archeologici direttamente attribuibili al periodo della dominazione araba in Sicilia.
Il Castello di Cefalà Diana è aperto su prenotazione: per tutte le informazioni, potete cliccare qui.