Alcuni castelli della Sicilia colpiscono al primo sguardo. Si trovano in posizioni spettacolari, arroccati sulla pietra o proprio sul mare, e lasciano fantasticare con la mente indietro nel tempo. Quando si guarda il Castello di Forza d’Agrò, non si può fare a meno di chiedersi quale sia la storia. L’edificio, la cui costruzione risale al XI secolo, si trova nel punto più alto e meno accessibile della Valle d’Agrò: sorse, forse, sui ruderi di una fortificazione preesistente. Le riprese aeree mostrano un panorama incredibile: per vederlo di persona, bisogna salire una lunga e ripida scalinata di pietra, che si inerpica stretta e sinuosa a ridosso di una rupe. Con queste premesse, la scoperta di questo castello non potrà che essere estremamente interessante. Non perdiamo altro tempo e mettiamoci subito in cammino.
Il Castello che domina Forza d’Agrò, un borgo del Messinese, si è adattato all’orografia del sito. Da una perte domina la valle e, dall’altra, consente la sorveglianza della costa. Di base, naturalmente, sovrasta l’abitato. Questo edificio ha un rapporto molto particolare con il convento di Sant’Agostino. Si può tracciare, infatti, un asse con lo sguardo, unendo il sagrato della chiesa e il fortilizio. Il Castello di Forza d’Agrò è un importante esempio di complesso militare sviluppatosi in ragione della conformazione orografica del sito. Vi è, infatti, una prima semicinta muraria, formata da due segmenti murari rivolti a nord e ad est; questi, in corrispondenza del loro punto di incontro, creano un rincasso, causato da un improvviso salto di quota. La scalinata di accesso conduce proprio a questa rientranza. Qui vi è il portone di ingresso al fortilizio, costituito da grandi blocchi di pietra bianca locale. Sull’architrave un’epigrafe ricorda la ristrutturazione dell’edificio, avvenuta nel 1595. Ma il nostro giro non finisce qui.
All’interno della cinta muraria sono visibili i resti della chiesa del SS. Crocifisso, i magazzini delle granaglie e gli alloggiamenti dei soldati. La torre campanaria svetta all’angolo sud-est del complesso: un tempo si caratterizzava per quattro aperture archeggiate, disposte ognuna in asse al relative fronte, e per la sobria modanatura del coronamento. Nell’elevato luogo fortificato vi sono anche alcuni pozzi destinati all’approvvigionamento dell’acqua. In uno spiazzo sopraelevato, posto presso la chiesa, si distingue, per la forma simile ad una grotta, quella che la tradizione ritiene essere la polveriera del castello. Nel 1876 l’area del castello e stata adibita a cimitero e in esso sono state infatti collocate tombe disposte nei luoghi piu impensati, ovunque fosse possibile scavare il terreno. Solo nel 1989 il comune di Forza D’Agro ha provveduto a costruire un altro cimitero in una zona lontana dal centro abitato. Foto: trolvag.