Alla scoperta del Castello Grifeo di Partanna.
- Questo sontuoso edificio del Trapanese fu commissionato dalla famiglia Grifeo nel XIV secolo.
- Nonostante le varie trasformazioni, ha ancora l’aspetto di un’antica fortezza merlata.
- Ecco cosa lo rende uno dei castelli siciliani più belli e meglio conservati.
Non si finisce mai di conoscere i castelli della Sicilia. Oggi facciamo tappa nel Trapanese, per scoprire un maestoso edificio medievale. Il Castello Grifeo di Partanna si trova alle pendici della collina su cui si è sviluppata la cittadina ed è uno dei castelli siciliani meglio conservati. Dal 2007 ospita il Museo Regionale di Preistoria del Belice. La fisionomia attuale risale al XIV: a volerlo fu la famiglia Grifeo, che ne mantenne la proprietà fino al 1890. La sua storia, però, è ancora più antica.
La storia del Castello di Partanna
Il primo nucleo del castello di Partanna potrebbe essere una preesistente torre di guardia normanna. Le prime testimonianze sull’edificio risalgono al 1355. Grazie alla sua posizione, dominava tutto l’abitato medievale. Nel XVV secolo divenne residenza principesca e subì molte trasformazioni, soprattutto all’interno. Mantenne torri e merlature, mentre le sale furono arricchite con affreschi. Alla fine dell’Ottocento la proprietà venne venduta al trapanese Girolamo Adragna Vario, barone di Altavilla. Questi fece ingenti interventi di recupero e il castello potè vivere un nuovo splendore. La ristrutturazione fu completata dai suoi eredi. Negli anni Sessanta del Novecento la Regione Siciliana inserì il Castello Grifeo tra gli edifici da tutelare: l’iter burocratico si completò nel 1991, con la vendita alla Regione.
Cosa rende unico il Castello Grifeo
All’esterno il Castello si articola su quattro lati, disposti intorno a un cortile interno con pianta rettangolare. Presenta torri e merlature e alcuni merli sono di tipo “guelfo”, cioè a forma di parallelepipedo. Si sviluppa, all’interno, su un piano terra e un seminterrato. Il salone più importante si caratterizza per una pavimentazione in ceramica e una porta a vetri in stile Liberty. vi è anche un affresco del 1777, che raffigura 3 cavalieri cristiani durante la battaglia di Mazara. Le altre sale del castello non conservano più gli arredi di un tempo. Accanto al salone principale si trova la sala da pranzo collegata al giardino tramite una scala esterna. Nel giardino vi sono gli ingressi che portano ai locali sotterranei. Foto: Rino Porrovecchio – (CC BY-SA 2.0).