Dopo essere stato inaccessibile per diversi decenni, il Castello di Taormina, struttura dall’elevatissimo interesse storico e dalla splendida posizione panoramica, finalmente torna ad essere fruibile al pubblico grazie ad alcuni lavori di consolidamento e restauro. La società che lo ha preso in gestione è alla ricerca di personale. Scopriamo, di seguito i requisiti richiesti e come candidarsi.
In vista della imminente apertura al pubblico del Castello di Taormina, Centomedia&lode srl – Concessionaria Esclusiva della Gestione dello storico edificio, è alla ricerca di personale per le attività di accoglienza e gestione dei visitatori. l candidati devono possedere i seguenti requisiti fondamentali:
Avranno titolo preferenziale la conoscenza di una seconda lingua straniera e dei principali canali social.
Gli interessati devono inviare il curriculum vitae completo di tutti i dati anagrafici e foto all’indirizzo e-mail personale@centomediaelode.it. È necessario, pena la non ammissibilità della candidatura, segnalare sul proprio cv l’autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi della normativa vigente.
Il Castello Arabo-Normanno di Taormina (detto anche Castello di Monte Tauro) sorge in posizione elevata e domina l’omonima cittadina. Questa sua posizione lo connota certamente, assieme al Teatro Antico di Taormina, come una delle due acropoli che fin dai tempi remoti costituivano punti strategici di controllo delle vie di passaggio da Catania a Messina (fino al 1830 infatti, con la costruzione della strada litoranea, la direttrice nord-sud passava obbligatoriamente per il territorio di Taormina).
Al Castello si arriva attraverso uno scalinata intagliata nella roccia, che partendo dalla suggestiva chiesetta della Madonna della Rocca si inerpica fino a raggiungere la porta, a sua volta preceduta da un avancorpo scoperto e presidiato da camminamenti di ronda. Il maniero ha forma trapezoidale ed è dotato di una torre, che era adibita a postazione di vedetta. Attualmente il castello si presenta come una struttura a cortile cieco, le cui mura “normanne” si innalzano all’esterno mediamente per più di 4 metri sul piano di campagna, mentre all’interno, presumibilmente a seguito dei crolli, emergono per circa 1 metro. Entro il recinto murario si identificano, peraltro, alcune giaciture delle pristine strutture murarie. Ancora oggi si possono notare le cisterne per la raccolta delle acque piovane ed un corridoio sotterraneo per il deposito di vettovaglie ed armi.
L’apertura alle visite turistiche e culturali di un luogo così panoramico e ricco di storia porterà solo benifici alle casse della Perla dello Ionio dal momento che per troppo tempo i turisti si sono trovati davanti un portone chiuso da un grosso lucchetto senza ricevere spiegazione alcuna in merito a tale chiusura. Oltre all’apertura del Castello di Monte Tauro, in molti affermano che sarebbe altrettanto importante avviare uno studio apposito sulle sue strutture murarie, da collegare ad un più ampio progetto di indagine sull’intero sistema di fortificazioni della città di Taormina.