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Cosa vedere a Castiglione di Sicilia.

  • Questo splendido borgo siciliano è uno dei borghi più belli d’Italia.
  • Si trova in una suggestiva posizione, su una collina sul versante nord dell’Etna.
  • Il cuore medievale si mostra in tutta la sua bellezza nel quartiere di Sant’Antonio.

Il nostro viaggio alla scoperta dei borghi più belli della Sicilia non si ferma mai. Facciamo tappa in provincia di Catania, per conoscere meglio Castiglione di Sicilia. Questa cittadina ha un fascino antico e vanta panorami suggestivi. Sorge su una collina, sul versante nord dell’Etna, in mezzo alla valle che il fiume Alcantara solca tra Randazzo e Taormina. Non è un caso se fa parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Qui le abitazioni discendono gradualmente sui dolci pendii, formando accenni di colore in mezzo al verde. Il cuore di questa località è medievale e viene scandito da ripide stradine e reperti bizantini e normanni che ricordano il periodo dell’occupazione.

Storia di Castiglione

Alcuni scavi archeologici in contrada San Nicola nei pressi del fiume Alcantara, come numerosi altri rinvenimenti, dimostrano che l’intera valle ospitava una corposa popolazione nel Neolitico e soprattutto nell’età del Bronzo. Molte grotte scavate nell’arenaria erano abitazioni o tombe, come quelle di contrada Pietra Pizzicata, dove è ancora visibile un villaggio preistorico degli antichi castiglionesi. Nel 710 a.C. i Greci risalirono il fiume Akesine e si accamparono in contrada Tirone. Dopo arrivarono nel villaggio dei Castiglionesi, che occuparono come fortezza. Verso il 705 a.C. partirono per Randazzo. In epoca romana la città è stata occupata ai piedi del colle come accampamento e dopo fu occupata dai Greci-Bizantini e dagli Arabi che allevarono i coccodrilli nel fiume Akesine.

Castel Leone arrivò al suo massimo splendore dopo la cacciata degli Arabi da parte dei Normanni. Videro la luce le mura e il Cannizzo, una torre di vedetta situata all’estremità della città. Nel 1233 Federico II la nominò “Città Animosa” e il Castello divenne la sua dimora estiva. In seguito, nel 1282 con i Vespri Siciliani Castel Leone passò all’ammiraglio Ruggero di Lauria che appoggiava Pietro d’Aragona, ma fu passato a Giacomo d’Aragona. Nel 1297 Federico III d’Aragona venne di persona a porvi l’assedio da Francavilla a sud e da contrada Sciambro a nord-ovest. Dopo un po’ gli assediati si arresero e Federico entrò trionfante dalla porta del Re.

Dopo due anni Ruggero si impossessò di nuovo della città, ma per poco tempo. Federico, mentre andava a Randazzo venne a sapere che la rocca era indifesa e allora assediò le mura dalla piana di Cerro e le conquistò. Quando declinò la potenza del Lauria, decadde l’importanza di Castel Leone. Divenne feudo di Giovanni, duca di Randazzo, e venne ribattezzata Castiglione.

Cosa vedere e cosa mangiare

Tra i luoghi di interesse di Castiglione di Sicilia troviamo diverse architetture religiose, come Santa Domenica, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa del Carmine e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, oggi sede del Museo Santi Pietro e Paolo, Basilica di San Giacomo e di Maria Santissima della Catena. Sono molto interessanti anche due architetture militari: U Cannizzu e il Castelluccio. Per godere del fascino di questo borgo, basta semplicemente passeggiare tra le sue viuzze e lasciarsi trascinare dalle atmosfere.

I piatti tipici sono maccheroni con ragù di maiale e ricotta al forno, fave a maccu, carne alla brace e dolci, come le frittelle di ricotta fresca, chiamate sciauni. Per quanto riguarda i prodotti, a Castiglione, Città del Vino, sono presenti diverse case vinicole che producono l’Etna Doc.

Foto: Ludvig14

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