Uno dei lati meno conosciuti del celebre architetto e designer italiano Ettore Sottsass, ossia le sue fotografie, si disvela a Catania, al Museo Civico Castello Ursino, in una mostra in bianco e nero dai contorni suggestivi.
Protagoniste sono 111 fotografie, quasi tutte inedite, realizzate proprio a Catania, negli anni Novanta. Scatti che raccontano una città vitale: il barocco, il mercato del pesce, le strade, le scene di vita quotidiana, quasi come fossero come fotogrammi di una storia non troppo lontana.
Non a caso infatti la personale (visitabile fino al 21 maggio) prende il nome di “Catania mia!” ed è curata di Barbara Radice con Iskra Grisogono, per la direzione artistica di Christoph Radl, promossa e prodotta dalla Fondazione Oelle Mediterraneo Antico, in collaborazione con lo Studio Ettore Sottsass e in partnership con l’Assessorato del turismo dello sport e dello spettacolo del Comune di Catania.
Un percorso espositivo, pensato e realizzato per l’open space del Castello Ursino con scatti che ritraggono la città etnea per la quale Sottsass ha sempre nutrito grande affetto. Il designer e fotografo italiano ma di origini austriache cominciò a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso.
“Ero orribilmente curioso”, dichiarò lui stesso, sottolineando come la fotografia fosse un modo di “fermare” la vita oltre che un mezzo per documentarla. Ed è così che nei suoi scatti compaiono immortalati momenti di vita quotidiana, ma anche monumenti e luoghi della città tra i più noti, come ad esempio la chiesa della Santissima Trinità, il chiostro del Monastero dei Benedettini, la fiera, palazzo Biscari, il palazzo centrale dell’Università, Porta Garibaldi, il porto e poi ancora via Vittorio Emanuele.
Nel corso del suo soggiorno a Catania però Sottsass non dimenticò di immortalare anche uno dei paesaggi che più rappresentano, ad oggi, la città siciliana, ossia una suggestiva veduta dell’Etna.