Più di cinque ore in treno per 88 km: è il record negativo della linea ferroviaria Catania-Gela. La situazione è così da 10 anni, dopo l’abbattimento e la mancata ricostruzione di un ponte. A riaccendere i riflettori sullo stato delle linee ferroviarie in Sicilia è stato un servizio di Eleonora Mastromarino, andato in onda durante il telegiornale di Rai1. Il viaggio della giornalista è iniziato prima delle 9 del mattino, salendo a bordo a Catania e passando da Siracusa. “Saliamo a bordo a Catania – spiega Mastromarino – per l’unica combinazione possibile al mattino per raggiungere Gela in treno. È necessario un cambio a Siracusa“. Attualmente, le spiega il personale a bordo è la linea più veloce. Ma perché si è arrivati a questo stato di cose? Ecco la spiegazione.
Questo accade dal 2011, tra lo sconforto dei pendolari, a causa dell’abbattimento di un ponte. Il bando per la progettazione per il nuovo ponte ferroviario tra Caltanissetta e Gela è stato appena assegnato: prima pietra, si spera, nel 2021. In auto, il percorso Catania-Gela richiede un’ora e mezza. Col treno 5 ore e 15 minuti. I gelesi, di fronte a queste tempistiche, non tengono neanche in considerazione il treno. Qualche passeggero, intervistato, non nasconde lo sconforto. Una ragazza, però, riesce a trovare un aspetto positivo: se non altro i treni sono puntuali. Quella della linea ferroviaria Catania-Gela è sicuramente una tematica sulla quale è importante portare l’attenzione. I pendolari siciliani sono tanti e questa condizione è senza dubbio difficoltosa.