Una scoperta archeologia del tutto sensazionale. Alle pendici di Monte Scalpello, tra la provincia di Enna e Catania, sono stati ritrovati i resti di due rettili marini preistorici. Si tratterebbe dei resti fossili di due “ittiosauri”, ovvero grandi rettili marini preistorici dotati di pinne al posto delle zampe che nuotavano nel mare tropicale del Triassico, 230 milioni di anni fa.
La scoperta è stata fatta da Agatino Reitano naturalista, Davide Di Franco biologo, insieme ai paleontologi Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano, Gianni Insacco del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso e Alfio Alessandro Chiarenza dell’Università di Bologna. La scoperta dei resti dei due rettili marini, risalenti all’età preistorica, è stata pubblicata sulla Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia.
«Quotidianamente gruppi di studiosi ci chiedono di accompagnarli sul monte – spiegano Grazia Fichera e Pippo Oro, componenti del Comitato di Monte Scalpello –. Non ultima una squadra di archeologi, e numerosi studiosi che esplorano il terreno anche solo dal punto di vista amatoriale come si presume sia stato il caso dell'ultimo rinvenimento».
Che la zona fosse una vera e propria miniera di fossili si sapeva già da tempo, ma il ritrovamento dei resti è avvenuto casualmente da parte degli studiosi che stavano facendo un’escursione nella zona.