Una delle più belle grotte marine della Sicilia.
- La Cattedrale di Marettimo non è sulla terraferma, bensì in mezzo al mare.
- Una strepitosa grotta sommersa, amata dai sub.
- Stalattiti e stalagmiti sembrano colonne di un luogo sacro.
La Sicilia offre uno straordinario patrimonio naturalistico. Oltre alle bellezze architettoniche e culturali, ammirabili in tutta l’isola, ce ne sono altre, altrettanto strepitose, create dalla natura un secolo dopo l’altro. Oggi vogliamo fermarci in una delle isole Egadi, per esplorare un luogo particolare e ricco di fascino. La Cattedrale di Marettimo non si trova in superficie, ma è sommersa dall’acqua. Si tratta, infatti, di una suggestiva grotta marina, meta prediletta da tanti amanti delle immersioni. Scopriamo insieme cosa la rende unica e perché ha questo nome così particolare.
Cattedrale di Marettimo, un paradiso sommerso
Stalattiti e stalagmiti creano un paesaggio sommerso molto particolare, che ricorda proprio le colonne di un luogo sacro. L’ingresso alla grotta è anche la sua unica apertura. Si trova sul fondale sabbioso, a 29 metri di profondità, lungo la caduta di una cigliata. Il varco che permette l’accesso è molto ampio e ricco di molti tipi di spugne gialle, bianche e rosa. La Cattedrale di Marettimo ha un’estensione di circa 80 metri, con un’altezza tra gli 8 e i 10 metri. Risale fino alla profondità di 14 metri. A renderla così suggestiva è il prezioso susseguirsi di stalattiti, stalagmiti e colonne. Chi la visita può così passargli in mezzo, osservando i vari organismi che le ricoprono. Tutto è ben visibile, grazie alla limpidezza dell’acqua. Nel corso del tragitto, a un certo punto ci si imbatte anche in una particolare statutetta: ecco di cosa si tratta.
Quella che sembra una statua sacra, un’immagine della Madonna, in realtà è una stalagmite scolpita dalla natura. All’interno di questa grotta marina di Marettimo dimora la Musdea di grosse dimensioni. Sul fondo vi sono Torpedini e non è raro incontrare anche qualche grosso Astice. Tra le “colonne” si muovono il gambero meccanico e il gambero maggiore. Anche quando si esce, la Cattedrale di Marettimo regala grande emozioni. L’acqua, infatti, crea con i raggi del sole un paesaggio surreale. A dare questo nome alla grotta fu, nel 1991, il suo scopritore: Fabio Tedone. Foto: roberto – (CC BY-NC 2.0).