L’antica tradizione contadina della Sicilia è ricca di prodotti interessanti, alcuni dei quali oggi sono un po’ caduti nel dimenticatoio. Il fatto che siano stati dimenticati, è più che comprensibile, poiché il loro posto è stato preso da altri ingredienti dalle caratteristiche differenti. Tra i legumi antichi meno conosciuti, ci sono indubbiamente in ceci neri siciliani. I ceci neri sono una tipologia di “cicer arietinum” di colore scuro – come si evince già dal nome – e dalla forma simile a quella del mais. La loro storia è molto antica. Le origini risalgono all’epoca degli antichi Egizi e a quella degli antichi Greci. Galeno, medico di origine greca, parla delle proprietà dei ceci di colore nero già nella sua opera “Sulle proprietà dei cibi”, del 180 d.C., attribuendogli qualità afrodisiache. Anche i Romani utilizzavano questi legumi, dove averli fritti. I ceci neri si coltivano in tutta Italia e in Sicilia. In particolare, in Puglia sono stati riconosciuti come un Presidio Slow Food.
I ceci neri siciliani si coltivano ancora oggi seguendo metodi tradizionali, senza l’ausilio di trattamenti chimici. Si contraddistinguono per un sapore inconfondibile una volta cucinati. Dato che sono secchi, vanno lasciati a mollo prima di cuocerli. Per prepararli, bisogna prima lavarli, rimuovendo eventuali residui ancora presenti. La fase di ammollo deve durare tra le 24 e le 48 ore, cambiando l’acqua spesso, per evitare che eventuali batteri possano fermentare. L’acqua deve essere in una quantità superiore 4 o 5 volte rispetto al peso dei legumi. La cottura non richiede particolari accorgimenti. Un vecchio trucco è cucinarli nel coccio, la pentola in terracotta, conditi con olio extravergine d’oliva, aglio e alloro. Si legano bene anche a salvia e rosmarino.
I ceci neri Siciliani contengono tre volte la quantità di fibre dei ceci tradizionali e sono molto più ricchi di ferro. Sono perfetti per ricaricarsi di energia, visto il contenuto in carboidrati e proteine. Grazie al contenuto di fibre, aiutano la motilità intestinale. Sono ottimi anche per chi è a dieta. Contengono molte vitamine (B, C, K, E) e sali minerali (fosforo, magnesio e potassio). Se mangiati con regolarità, questi legumi aiutano a regolare la quantità di glucosio presente nel sangue.