Astronomia: a Cefalù si studia il telescopio che scopre la vita in altri pianeti
Oltre cento scienziati al meeting di astrofisici sul sistema Mos
CEFALÙ. La sofisticata strumentazione dei grandi telescopi del futuro, in grado anche di rintracciare pianeti simili alla Terra nei quali sia presente l’ossigeno elemento essenziale della vita, sarà presentata e studiata nel workshop internazionale di Astronomia che si terrà a Cefalù dal 7 all’11 settembre. L’evento è organizzato dall’Osservatorio astronomico di Roma, in collaborazione con il Comune di Cefalù, la Fondazione Mandralisca e le Università di Cagliari e Palermo.
Al meeting parteciperanno oltre 100 scienziati, provenienti soprattutto dall’Europa, richiamati dalla rilevanza dei temi della discussione scientifica sul Mos (Multi-Object Spectometer), il sistema che sarà applicato al telescopio E-Elt di prossima generazione. Si tratta di uno strumento dalla tecnologia avanzata e sofisticata che sarà realizzato dall’European Southern Observatory (Eso) nelle montagne del Cile entro dieci anni.
La conferenza internazionale di Astrofica che si tiene a Cefalù dal 2004 riscuote un successo costantemente crescente. Quest’anno l’appuntamento avrà una valenza sia scientifica che tecnologica. Il progetto E-Elt (European Extremly Large Telescope) è atteso dagli studiosi con grande interesse. Il nuovo sistema avrà uno specchio di circa 39 metri in grado di raccogliere molta più luce rispetto ai più grandi telescopi ottici oggi esistenti. E grazie a questa capacità consentirà anche lo studio dell’atmosfera dei pianeti extrasolari. Oltre a rintracciare pianeti simili alla Terra, potrà dare l’impulso a studi più dettagliati sull’archeologia stellare nelle galassie vicine.
L’E-Elt viene considerato uno strumento prezioso nella ricerca di vita extraterrestre perché sarà in grado di rilevare la presenza di ossigeno nei pianeti.
Il workshop sarà organizzato in varie sessioni su diversi temi scientifici, a partire dallo studio di potenziali sistemi solari e di popolazioni stellari nell’Universo fino all’evoluzione delle galassie.
Alla strumentazione Mos di Elt sarà dedicata una sessione speciale. La Fondazione Mandralisca ospiterà due conferenze destinate a un pubblico più vasto. Martedì 8 settembre alle 21,30 Luciano Burderi dell’Università di Cagliari parlerà della “Esistenza degli dei” e il 10 settembre, sempre alle 21,30, Fabrizio Fiore, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma, spiegherà perché “Quella volta non andammo su Marte”. Racconterà la storia di chi, negli anni della corsa alla Luna, puntava ancora più lontano, a Marte.