Cercasi 007. E non è uno scherzo. Basta avere "fortissimo senso delle istituzioni e dell'etica": i vertici dei servizi segreti sono in tour nelle università italiane per arruolarne di nuovi. Tra "coraggio e discrezione", come sottolinea il "Corriere della Sera", in tre anni sono stati assunti 100 giovani, metà dei quali provenienti proprio da atenei nostrani.
"Esperti in materie informatiche, giuridiche, economiche, psicologiche e in lingue straniere" sono le "vittime" predilette. Parola del sottosegretario Marco Minniti, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, che all'Università Bicocca di Milano, durante la ventisettesima tappa del roadshow del comparto Intelligence, si è fatto avanti alla ricerca di giovani "per le nuove sfide che il terrorismo internazionale e la cyber security impongono".
Ovviamente il lavoro delle nuove leve non sarà da prima pagina, perché si tratta in realtà di "giovani animati da una sorta di "adrenalina intellettuale" e dalla personalità non esibizionista, con una stabilità psicologica e un grande livello di flessibilità e di adattabilità". Anche perché "il lavoro è complesso e richiede dei sacrifici e se non ci si crede fino in fondo, meglio evitare".