CERDA (PALERMO) – Cerda non si dà pace per la prematura morte di Giuseppe Davide Polizzi, appena 16 anni, travolto e ucciso da un treno tra Ficarazzi e Bagheria. La stessa Ficarazzi è ancora in lutto: la famiglia abita lì, anche se il ragazzino frequentava da sempre il paese di cui è originaria la mamma. Ieri a Cerda si sono celebrati i funerali. C'erano centinana di persone, tra parenti, amici, compagni di scuola, semplici conoscenti. Su un lenzuolo bianco campeggiavano messaggi rivolti a Giuseppe.
La sua è stata una morte causata da una serie di contingenze. Sabato aveva perso il pullman regionale che lo avrebbe condotto a casa, all'uscita da scuola, e si sarebbe quindi recato alla stazione centrale di Palermo. Da lì sarebbe partito per arrivare a Bagheria e avrebbe voluto raggiungere la propria abitazione a piedi attraverso una scorciatoia. Una stava impervia, a ridosso dei binari che purtroppo molti giovani userebbero percorrere e che si è rivelata fatale.
Il treno che stava viaggiando in direzione di Palermo lo ha travolto alle spalle. Il 16enne avrebbe avuto il telefono in mano e indossava probabilmente gli auricolari: non avrebbe sentito arrivare il convoglio, né la tromba che lo avvisava. Il macchinista ha spiegato alla polizia di aver tentato una frenata, ma il ragazzo non si è mosso. L'impatto è stato tanto inevitabile quanto devastante.