La chiesa di Santa Maria dello Spasimo si trova nel cuore del quartiere della Kalsa di Palermo. Fa parte di un complesso monumentale creato da secoli di storia e sovrapposizioni architettoniche. A farla costruire, insieme a un monastero, fu il giureconsulto Giacomo Basilicò.
Fu lui, poi, a donarla ai padri benedettini di Monte Oliveto. I lavori ebbero inizio nel 1509, ma si conclusero soltanto quelli della chiesa. Non si completò, invece, il monastero, a causa della minaccia di una invasione turca. Nel 1536, infatti, divenne necessario creare un possente bastione difensivo proprio a ridosso della chiesa. Al posto del convento sorse un fossato. Nel 1573, a causa di quelle costruzioni così invasive, gli olivetani dovettero lasciare il complesso, che nel frattempo era stato acquisito dal Senato palermitano.
Da allora, venne utilizzato di versi scopi. Fu il primo teatro pubblico della città, a partire dal 1582. Nel 1600 divenne un lazzaretto per l’epidemia di peste, poi deposito per cereali e merci varie. Nell’Ottocento fu ospizio per indigenti e ospedale.
Nel corso del tempo la chiesa ha subito diversi danneggiamenti: ciò che vediamo ora è lo scheletro, che mantiene evidente il suo stile gotico. Il tetto è crollato nella metà del Settecento e non è mai stato ricostruito: questo è diventato un segno distintivo dello Spasimo di Palermo, splendida “cattedrale” a cielo aperto.
Lo Spasimo di Sicilia
Nel 1518 la chiesa si arricchi del dipinto “Lo Spasimo di Sicilia“, commissionato a Raffaello. La tela era incorniciata da un altare marmoreo, commissionato ad Antonello Gagini. Quando i monaci si trasferirono nella Chiesa di Santo Spirito, nel 1573, portarono con sé sia la tela di Raffaello, sia l’altare del Gagini. Nel 1661 la tela fu donata al re Filippo IV.
Dove si trova lo Spasimo di Palermo?
Si trova in via dello Spasimo, 35, nel quartiere della Kalsa.
Foto in evidenza di Francesco Virzì – Wikipedia