Calzolaio e Tesoro Vivente dell’Umanità: la storia di Ciccio Liberto.
- Dall’età di 6 anni ha lavorato nella bottega dello zio calzolaio.
- Ha appreso così i segreti di un mestiere che ha saputo elevare ad arte.
- Grazie anche alla sua simpatia, Ciccio è presto finito sotto i riflettori dei media di tutto il mondo.
Il patrimonio della Sicilia è fatto di arte, cultura, enogastronomia e, ancora prima, persone. Nel corso del tempo, persone e personaggi hanno contribuito a caratterizzare l’isola e le sue eccellenze. Non c’è da stupirsi, dunque, se alcuni di loro abbiano conquistato un posto come “Tesoro Vivente dell’Umanità”. Tra questi c’è anche Ciccio Liberto di Cefalù, noto come Ciccio Shoes. Un calzolaio, ma anche un’artista. Ha lavorato fin da bambino, perfezionando la sua tecnica. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta Cefalù venne conosciuta da tutto il mondo come una meravigliosa meta turistica. Fu allora che Ciccio venne introdotto nel bel mondo della cittadina. I suoi sandali in cuoio avevano grande successo: i cosiddetti ”Muccaturi” e “Patchwork”, vengono così conosciuti e apprezzati da turisti di tutto il mondo, supportati dalla efficace notorietà derivata da articoli sulle principali testate e riviste specializzate del settore.
La Targa Florio e la celebrità
La svolta, però, arrivò alla fine degli anni Sessanta. La sua fama si unì a quella della Targa Florio. Ignazio Giunti, venuto a sapere che faceva scarpe su misura, gli chiese di farne un paio per i piloti da corsa. Ciccio Liberto non aveva ancora esperienza su come si facessero. Furono tre piloti, Giunti, Nanni Galli e Geki Russo, a suggerirgliene le caratteristiche ideali. Il primo paio di Racing Shoes firmate “Ciccio di Cefalù” nacque nel 1965. Da allora, fu un successo dopo l’altro. Negli anni Settanta divenne per un periodo fornitore ufficiale della Scuderia Ferrari di Formula 1. Nel 1977 Niki Lauda divenne campione del mondo indossando le scarpe del maestro siciliano Ciccio. Le scarpe “made in Cefalù” hanno accompagnato piloti del calibro di Vic Elford, Mario Andretti, Brian Redman, Ignazio Giunti, Carlos Reutemann, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni, Jo Siffert, Jackie Ickx, Renè Arnoux, Gerald Larousse, Auturo Merzario, Sandro Munari e non ultimo il siciliano Nino Vaccarella.
Grazie alla sua arte, Ciccio Liberto, alias Ciccio Shoes, è stato iscritto dall’Unesco fra i Tesori Umani Viventi nel Libro dei Saperi del Registro delle Eredità Immateriali. Una piccola curiosità: è anche stato “brand ambassador” Porsche per lo sport della 718 Boxster GTS. IL video porta questa didascalia ” Un calzolaio di Cefalù, Ciccio Liberto, è il protagonista del nuovo spot della Porsche 718 Boxster Gts. L’artigiano è noto per avere realizzato le scarpe su misura a molti nomi noti del campionato di Formula uno”. La rivista della Porsche Christophorus gli ha dedicato un bel articolo dal titolo ” Suole da Campioni”.