Non tutti lo sanno ma, proprio in Sicilia, si trova la città più geometrica d’Italia. In tutto il Belpaese ci sono pochi esempi simili, a livello architettonico: la sua pianta è geometricamente perfetta e, guardandola dall’alto, è davvero evidente che si sta ammirando un disegno perfetto.
Stiamo parlando di Grammichele, in provincia di Catania, che una volta si chiamava Occhiolà. Si trova nel Val di Noto, un territorio distrutto dal terremoto del 1693: è rinata dalle sue ceneri, con una ricostruzione che l’ha resa ciò che è oggi. L’abitato fu devastato e chi governava allora, il Principe Carlo Maria Carafa Branciforti, decise di abbattere gli ultimi edifici rimasti, dando il via a un completo e complesso piano di ricostruzione.
Molti esperti sono concordi sul fatto che Grammichele sia oggi la città più geometrica d’Italia, dal punto di vista architettonico e paesaggistico. Ha una pianta praticamente perfetta, con una piazza esagonale, dalla quale si diramano le strade con edifici e palazzi. Dall’alto il colpo d’occhio è fenomenale e, passeggiando in centro, si scoprono tanti edifici interessanti, a cominciare dalla Chiesa Madre, un mix di barocco e neoclassico.
Il palazzo comunale porta la firma di Carlo Sada, lo stesso progettista del teatro Bellini di Catania. Al suo interno c’è il Museo Civico, ricco di reperti che testimoniano la storia dei luoghi. Proprio qui è conservata l’originale tavola in ardesia in cui l’architetto Michele da Ferla incise l’innovativa pianta.
Al centro della piazza un’imponente orologio solare segna data e ora e anticipa le altre sei meridiane installate nelle altrettante piazzette che si trovano poco distanti lungo gli assi stradali principali che sottolineano l’esagono. Dalla grande grande piazza si ammirano eleganti palazzetti, caffè, ristoranti, e attività dalla tipica atmosfera siciliana. Grammichele è un’ottima meta da scoprire, anche perché è in una posizione strategica, vicina ad altri luoghi ricchi di fascino, come Caltagirone.