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L’attore Claudio Gioè racconta i segreti di Màkari.

  • La fiction di Rai1 girata in Sicilia ha appassionato milioni di spettatori.
  • L’attore che interpreta Saverio Lamanna è stato ospite di Casa Minutella.
  • Ecco cosa ha raccontato in un’intervista a BlogSicilia.

Un successo quasi inaspettato, da milioni di telespettatori: è l’effetto Màkari, fiction di Rai1 tratta dai romanzi e dai racconti di Gaetano Savatteri. A contribuire a quel successo, un grande cast di attori, primo tra tutti Claudio Gioè, che veste i panni del protagonista, Saverio Lamanna. L’attore palermitano è stato ospite di Casa Minutella ed è stato intervistato davanti le telecamere di BlogSicilia. Ha parlato della fiction e della sua carriera, rivelando anche qualche curiosità. Scopriamo tutto insieme.

Le riprese nei luoghi di Màkari

Come abbiamo anticipato, la fiction di Rai1 ha incollato allo schermo tanti spettatori, dalla prima puntata: «Non ce l’aspettavamo e siamo molto contenti – ha detto Gioè -. È una serie che ci è costata molta fatica, l’abbiamo girata in un momento molto difficile e questi ascolti ci ripagano veramente tanto». Le riprese si sono svolte dal 5 agosto al 5 dicembre 2021, in piena pandemia e anche nel vivo della seconda ondata: per comprendere le difficoltà, basta pensare che le ultime riprese sono state fatte in un grande albergo, come dentro una grande bolla isolata dal resto del mondo: «È stato faticoso – ha rivelato Gioè – uno stress psicologico. Temevamo di non poter uscire in primavera».

Màkari, il cast siciliano

Accanto all’attore palermitano, un cast per la maggior parte siciliano, tra cui: Ester Pantano nei panni della fidanzata Suleima, Domenico Centamore nel ruolo di Peppe Piccionello e Tuccio Musumeci, che interpreta il papà di Saverio: «I puristi della lingua siciliana non avranno molto da dire, c’è una certa aderenza! – ha commentato con ironia Claudio Gioè -. Per la prima volta, gran parte del cast siciliano è di attori che vengono dalla Sicilia». Nella carriera di Gioè c’è anche tanto teatro: un ambito che gli piacerebbe approfondire di più. Tornando a Màkari e al suo successo, ha aggiunto: «Màkari ha una comicità un po’ diversa, meno stereotipata, meno gag e meno macchiette. È dettata dalle situazioni, un po’ più “british” per certi aspetti. Mescola melò, giallo e sentimentalismo». A questo punto, dunque, si è passati al confronto tra fiction e romanzi di Gaetano Savatteri.

Per quanto riguarda la corrispondenza tra le opere letterarie e televisive, ecco cosa ne pensa Claudio Gioè: «Sono due prodotti unici nel loro modo di esprimersi, completamente diverse. La serie tv è una traduzione in video di alcune suggestioni, storie, trame e personaggi del ciclo di Savatteri. Il romanzo ha un altro tipo di taglio, una regia diversa. La letteratura ha altri strumenti per raccontarsi, un fascino molto diverso. C’è stata una “traduzione” che un po’ “tradisce” la pagina scritta, in funzione di una fiction da prima serata di Rai1». La fiction ha messo in vetrina i gioielli del Trapanese, luoghi che l’attore conosce bene: «Conosco bene questa zona della Sicilia. Da palermitano, una puntatina in quei luoghi è una tappa fissa in estate. Ho anche un amico con una bellissima casa. È uno dei territori che ho sempre amato di più della Sicilia».

Interista a Claudio Gioè a Casa Minutella

 

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