Gli effetti del riscaldamento globale in Sicilia
- Climate Central: ecco gli effetti del cambiamento climatico su Catania.
- Ecco cosa potrebbe accadere se il riscaldamento globale non verrà limitato.
- La “previsione” tiene in considerazione l’aumento delle temperature.
A prima vista, potrebbe sembrare uno scenario da film. Uno di quelli del cinema “apocalittico“, che mostra un futuro distopico e distante anni luce dalla realtà. In realtà, quell’immagine di piazza Duomo, a Catania, sommersa dall’acqua, è una simulazione di Climate Central, organizzazione indipendente di scienziati ed esperti. Secondo queste proiezioni, realizzate per diverse città in tutto il Pianeta, il 10% della popolazione mondiale potrebbe essere sommersa dall’innalzamento del livello dei mari se, entro il decennio, non si raggiungeranno determinati obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Climate Central immagina Catania sott’acqua
La simulazione si basa, più che su una previsione temporale, su quanto crescerà la temperatura mediamente e su quanto, quindi, si innalzerà il livello del mare. Così, a Catania, qualora la temperatura aumentasse di 4 gradi, piazza Duomo sarebbe sommersa dall’acqua. Con un aumento di “soli” 1,5 gradi, sott’acqua finirebbe l’area che va da via Dusmet al Porto. Per arrivare a queste conclusioni, Climate Central si è basata sui dati dell’Ipcc, gruppo intergovernativo di scienziati del cambiamento climatico.
L’organizzazione no-profit, in vista dell’appuntamento per la conferenza sul clima Cop26 a Glasgow il mese prossimo, ha realizzato la sua ricerca corredata. I dati sono arricchiti da una serie di immagini che visualizzano come potrebbero apparire in un futuro non troppo remoto alcune città costiere. Molte piccole nazioni insulari rischiano di perdere gran parte del proprio territorio e una cinquantina di metropoli, soprattutto in Asia, hanno davanti a sé un futuro incerto. Nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di CO2 sono state le più alte degli ultimi 2 milioni di anni. Negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha avuto eguali negli ultimi 2mila anni.
Il riscaldamento non implica solo un innalzamento del livello del mare, ma anche conseguenze climatiche sempre più problematiche, che ci portano a fare i conti con eventi sempre più estremi. Il raggiungimento degli obiettivi più ambiziosi dell’accordo di Parigi sul clima del 2015 potrebbe dimezzare il rischio. Quegli obiettivi potrebbero limitare il riscaldamento globale a +1,5. L’obiettivo, al momento, è decisamente lontano. Sulla base delle attuali emissioni, infatti, si stima che la Terra raggiunga e super i +3° di riscaldamento entro il 2100.