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Bimbo colpito da ictus a 6 anni. "Per la prima volta al mondo, in età pediatrica è stato salvato un bambino di 6 anni colpito da ictus con l'inserimento di uno stent a livello di una arteria cerebrale con un intervento mininvasivo. Un'operazione diretta sui vasi che, a nostra conoscenza, in queste condizioni non era mai stato eseguito su un paziente pediatrico": a comunicarlo è l'Aou Città della Salute e della Scienza di Torino. L'intervento, avvenuto all'ospedale Regina Margherita, "è tecnicamente riuscito ed il bimbo – si legge nella nota dell'azienda ospedaliera – presenta un significativo e costante miglioramento delle sue condizioni".

L’ictus nei bambini è molto raro, ma con conseguenze pesanti. "Questo caso dimostra che, se la terapia medica non è sufficiente, si può intervenire con successo. Un passo così importante richiede competenze multidisciplinari, una équipe affiatata ed attrezzature idonee".

"F., 6 anni, era stato ricoverato all'ospedale di Novara a metà aprile per una emiparesi sinistra. La risonanza magnetica aveva documentato una ischemia dell’emisfero cerebrale di destra, causata da un restringimento dei vasi cerebrali per una causa non nota, probabilmente post infettiva. Nei bambini, dopo malattie infettive, può verificarsi, seppur raramente, una reazione infiammatoria diretta verso strutture normali dell’organismo, in questo caso i vasi cerebrali. F. è stato prontamente trasferito all’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, nel reparto di Pediatria (diretto da Marco Spada), ove è stato sottoposto a terapie specialistiche, che hanno permesso la stabilizzazione clinica. La situazione neurologica ha comunque continuato a destare preoccupazione. Per tale motivo, il piccolo paziente è stato sottoposto ad attento monitoraggio neuroradiologico e dei vasi cerebrali".

"Nei giorni scorsi – spiega l'azienda ospedaliera – una équipe mista multispecialistica Molinette-Regina Margherita, composta da Mauro Bergui (direttore della Neuroradiologia universitaria dell'ospedale Molinette) e da Gabriella Agnoletti (direttore della Cardiologia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita), con un intervento mininvasivo partendo dalla zona inguinale attraverso i vasi sanguigni, ha raggiunto e ha introdotto nei vasi cerebrali del bambino uno stent, piccola protesi metallica, simile a quello utilizzato nelle coronarie, che mantiene aperto il vaso permettendo la normale irrorazione del cervello. ".

"Un passo così importante richiede competenze multidisciplinari, una équipe affiatata ed attrezzature idonee – conclude la nota dell'azienda – Presso l'ospedale infantile Regina Margherita, nel contesto del dipartimento di Pediatria e specialità pediatriche (diretto Franca Fagioli), si stanno raggruppando le diverse competenze in una équipe dedicata alle malattie neurologiche acute del bambino, con le competenze di pediatri, neuropsichiatri, neurochirurghi, ematologi, cardiologi, rianimatori e neuroradiologi".