A più di un secolo di distanza dalle prime esperimentazioni, l’Orto Botanico di Palermo ha intrapreso un nuovo progetto per la coltivazione del caffè, in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università di Palermo e la torrefazione storica Morettino. Il campo sperimentale, esteso per circa 290 metri quadrati, si colloca tra la storica serra Carolina e la serra tropicale, dando vita a una nuova fase di studio e crescita per questa preziosa pianta.
Il nuovo campo ospita 25 piante di Coffea arabica di diverse età e varietà, tra cui Heirloom, Caturra, Pacamara, Catuai, Bourbon rossa e Bourbon gialla. Queste varietà sono emblematiche dei paesi situati nella Coffee Belt, l’area tropicale ideale per la coltivazione del caffè. Le piante sono coltivate direttamente in terra, in un ambiente aperto ma protetto dall’ombra naturale dei grandi alberi di falso kapok (Ceiba speciosa) e circondate da filari di agrumi, creando un micro-ecosistema mediterraneo.
L’avventura del caffè all’Orto Botanico di Palermo iniziò alla fine del XIX secolo con l’arrivo di piante dall’Etiopia e dalla Somalia, conservate inizialmente nella Serra Carolina. Nei primi anni del Novecento, si tentò di coltivare il caffè all’aperto in Sicilia, mirando a ridurre la dipendenza dell’Italia dai mercati esteri e a sviluppare una via del caffè nazionale, simile alle precedenti vie degli agrumi e del cotone. Ora, questo nuovo progetto mira a riscoprire e valorizzare queste antiche pratiche, aggiornandole con tecniche e conoscenze moderne.
Andrea Morettino ha spiegato: “Siamo davvero orgogliosi di portare avanti questo percorso di sperimentazione e di divulgazione di una coltura a noi cara come il caffè, proprio nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo che ha ospitato le prime piante di caffè già agli inizi del 900. Oggi, a distanza di oltre un secolo, siamo riusciti a coltivare il nostro piccolo sogno del caffè siciliano en plein air e a realizzarlo proprio nel cuore dei giardini botanici”.