La storia dei due quadri recuperati dai carabinieri del Comando tutela del patrimonio culturale è molto simile all'intreccio di un romanzo: "Frutti su una tavola o natura morta con cagnolino" di Gaugin e "Donna con due poltrone" di Bonnard – questi i nomi dei dipinti – hanno fatto il giro dell'Europa prima di arrivare in Sicilia. Per capire tutta la storia, però, bisogna partire dall'inizio.
I dipinti furono rubati dalla casa londinese di una facoltosa coppia, più di trent'anni fa: da lì, i ladri tentarono raggiungere in treno la città di Torino, ma qualcosa andò storto ed il prezioso bottino rimase all'interno di uno dei vagoni. Gli addetti delle Ferrovie non riconobbero il valore e le tele finirono all'asta insieme ad altri oggetti smarriti. A questo punto entrò in gioco un operaio Fiat di origini siciliane, che acquistò i dipinti per la cifra di 45.000 lire, senza sapere di essersi aggiudicato due preziosissimi pezzi: un'inezia al confronto con le quotazioni attuali (il Gaugin ha un valore che si aggira tra i 15 ed i 35 milioni di euro, il Bonnard vale circa 600.000 euro).
L'operaio, una volta in pensione, tornò da Torino in Sicilia e appese le due tele in cucina: a notarle è stato il figlio, studente di Architettura, che decise di informarsi. Gli esperti interpellati, insospettiti dalle domande, decisero di avvisare i carabinieri. Sono passati più di trent'anni da quel furto e gli originari proprietari non sono più in vita: adesso si indaga per rintracciare eventuali eredi o soggetti legittimita a rivendicare la proprietà.