Colin Sime Black, uno statunitense di 33 anni, è indagato per violenza sessuale per la denuncia di due donne che aveva conosciuto su Tinder e con cui aveva fatto sesso consenziente. In entrambi i casi, però, l'uomo avrebbe poi costretto le donne a fare sesso contro la loro volontà. Siamo a Rockville, nella contea di Montgomery, Maryland, Stati Uniti. L'uomo deve rispondere di due episod, avvenuti a dicembre 2016 e a marzo 2017. Lui è un consulente scolastico – si occupa di orientamento universitario per gli studenti – ma il motivo per cui la vicenda fa scalpore è che le violenze sono avvenute dopo rapporti sessuali, come detto, del tutto consenzienti.
I media locali non lesinano particolari. A marzo una donna che lo aveva conosciuto tramite l'app di incontri aveva accettato di andare a casa sua e aveva fatto sesso con lui, ma si era rifiutata di farlo una seconda volta e di aveva pianto mentre l'uomo, incurante delle sue richieste, la costringeva a un nuovo rapporto. Dopo averne parlato con un'amica, la donna aveva quindi deciso di denunciare l'episodio alle autorità, mentre alcuni esami in ospedali avevano accertato la violenza subita.
Due mesi fa, invece, un'altra donna aveva denunciato Black, ma per un episodio risalente allo scorso dicembre: anche in questo caso, dopo un primo rapporto consenziente, l'uomo avrebbe costretto la donna a farlo contro la sua volontà. La vittima aveva anche mostrato alla polizia alcuni sms scambiati con l'uomo dopo quell'episodio. Lei scriveva: "Ti ho detto 'basta' un sacco di volte, ma a te non importava nulla". Black, a questo punto, rispose così: "Scusami, ero ubriaco, mi sembra di ricordare che tu dicessi che ti facevo male, non che non volevi".
L'uomo è indagato ed è stato momentaneamente sospeso dalla scuola in cui lavora.