di Nando Cimino
Fra pochi giorni si celebrerà a Polizzi Generosa in provincia di Palermo la 697^ “Fera di San Gandolfo”, patrono della cittadina madonita, ma santo amato anche da tanti altri siciliani. Gandolfo nacque a Binasco (Milano), intorno al 1200 dalla nobile ed agiata famiglia Sacchi. Riguardo alla sua infanzia e alla sua gioventù si sa ben poco. Entrò nell’ordine francescano, quando ancora era in vita San Francesco d’Assisi, e secondo i suoi biografi, prese i voti a Palermo tra il 1224 ed il 1225. Abbracciata la regola francescana e ricevuto l’ordine sacerdotale iniziò quindi la missione, e nel 1256 ricevette l’ordine di aprire un Convento a Termini Imerese (PA). Sul finire del mese di gennaio del 1260 Fra Gandolfo, insieme a Fra Pasquale, si dirige verso Polizzi per andarvi a predicare la Quaresima su invito della piccola comunità madonita che ne aveva conosciuto le qualità. Giunti nei pressi di Polizzi e precisamente nella contrada San Leonardo, oggi detta di San Gandolfo, i due frati si fermarono per rifocillarsi e, nei pressi di una fontana si avvicino loro un giovane muto che, insieme alpadre, cercavano un bue smarrito. Fra Gandolfo lo rincuorò, il giumento venne poco dopo ritrovato ed il giovane riacquistò immediatamente la parola. Fu considerato questo il primo miracolo del Santo. A Polizzi Gandolfo visse fin nei suoi ultimi giorni presso l’ospizio annesso all’ospedale di San Nicolò de Franchis. Morì con il conforto dei sacramenti il 3 aprile 1260, Sabato Santo.