ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI
«OLTRE LA PRODUZIONE, INCENTIVARE NELLE CASE ANCHE L’ACCUMULO»
CATANIA – Terminata la campagna di incentivi statali, l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sembra subire una decrescita. Tuttavia tecnologie sempre più innovative garantiscono il progresso del settore, consentendo di immettere nel mercato sistemi sempre più integrati, efficienti e sostenibili. Accanto agli strumenti, i professionisti esperti studiano poi nuove politiche possibili per agevolare ancora e sempre più l’uso di impianti, in particolare fotovoltaici, come nel caso del seminario che si è tenuto ieri (29 ottobre) alla Cittadella Universitaria di Catania, grazie all’organizzazione dell’Ordine degli Ingegneri– categoria professionale assoluta protagonista in quest’ambito – della sezione catanese dell’Aeit (Associazione Italiana Elettrotecnica, Elettronica, Informatica e Telecomunicazione) e del Dieei (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica) dell’Università etnea.
«L’efficientamento energetico nel territorio necessita, non solo di un sempre maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabile, ma anche di investimenti nella rete di distribuzione e nei sistemi di accumulo delle energie prodotte – ha affermato il presidente dell’Ordine Santi Maria Cascone nel suo intervento – il seminario odierno consente di fare un quadro complessivo dello stato dell’arte sulle tecnologie disponibili per l’accumulo di energia proveniente dalle rinnovabili, grazie alla presenza nel medesimo momento formativo di professionisti esperti, di studiosi e di rappresentanti dell’industria».
L’accumulo dell’energia elettrica è stato infatti il focus tematico dell’incontro, insieme alle fonti rinnovabili non programmabili. Nell’attuale contesto, che vede l’esistenza di impianti sia autonomi e che connessi alla rete, «l’adozione di una politica “feed-in-tariff” può favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici con batterie», ha sottolineato il presidente dell’Aeit Catania Francesco Pezzella. Introducendo cioè una tariffa unica per tutta l’energia prodotta e immessa in rete si incoraggia l’uso di impianti che producono e allo stesso tempo trattengono, accumulando, l’energia. «L’accumulo, ad esempio – ha continuato Pezzella – è utile nei casi in cui il costo del fornitore aumenta, perché il cittadino può scegliere di alimentarsi in modo autonomo con l’energia che ha messo da parte, risparmiando così in bolletta».
I relatori intervenuti al seminario hanno dunque sensibilizzato la platea di professionisti intervenuti verso l’integrazione dei sistemi di accumulo nel sistema elettrico generale, illustrando casi pratici e opportunità tecniche. All’incontro sono intervenuti docenti dell’Università di Catania e della Calabria, rappresentanti dell’Autorità per energia elettrica il gas e il sistema idrico, di Enel, di Terna Rete Italia, e di realtà industriali quali Fiamm, Calbatt e StMicroeletronics.