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“Mentre a Corleone si dibattono discorsi senza senso, io lontano da casa e da discorsi inesistenti, continuo a conseguire nuovi successi. Da poco ho firmato un nuovo contratto di cessione dei diritti di licenza biografici del mio libro Riina Family Life in lingua ungherese a breve uscita. Un grande saluto, Salvo Riina”. Lo scrive sul suo profilo social Salvo Riina, figlio dello storico boss corleonese Totò. Sulla sua pagina Facebook il figlio dell’ex capo di cosa nostra è solito pubblicare vari aspetti della sua vita in una pagina. L’intervento di Salvo Riina, conosciuto come Salvuccio, arriva dopo che è tornato a Corleone, sua città di nascita, e dopo che la città intera ha preso le distanze da lui con un atto deliberato dal consiglio comunale.

Il documento che lo “allontana da Corleone”

Nei giorni scorsi, infatti, il Consiglio comunale di Corleone, cittadina del Palermitano che ha dato i natali alla famiglia Riina, ha approvato all’unanimità un documento con il quale si chiede alle autorità di allontanare Riina junior, da poco rientrato dopo un lungo periodo vissuto nel Nord Italia, prima per detenzione e poi per altri motivi. Tra le motivazioni della richiesta, il fatto che “Salvuccio Riina non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra”. Il provvedimento evidentemente non è andato giù al figlio di Totò Riina che ha sbottato sui social, definendolo un discorso senza senso il provvedimento adottato dal Comune e annunciando i propri “successi” dopo aver firmato un contratto per il suo libro Riina Family Life che sarà pubblicato in lingua ungherese.

“Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia”

“Con il documento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro – aveva commentato il sindaco – Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche allontanando concittadini sgraditi, come Salvuccio Riina che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò. Il danno d’immagine che la famiglia Riina ha provocato alla città è grave e difficile da recuperare. Per fortuna c’è tanta gente che si adopera ogni giorno per il riscatto di Corleone, con il prezioso contributo delle forze dell’ordine, della scuola e della gran parte dei cittadini onesti. Il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, gli spazi di libertà conquistati, sono ormai patrimonio della comunità corleonese che non vogliamo possano essere compressi da presenze indesiderate. Ed è per questo che, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone”.