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Con una lettera inviata al ministro della Salute e a tutti i presidenti delle Regioni, Roche Italia ha schierato le sue forze e il suo network a sostegno del personale sanitario e delle istituzioni che sono in prima linea nell’emergenza Coronavirus, dei pazienti e dei giovani delle zone più colpite.

In particolare, sono state preposte le seguenti attività:

  • Fornitura gratuita del proprio farmaco per l’artrite reumatoide, già usato in via sperimentale in Cina e disponibilità ad avviare uno studio clinico mirato.
  • Donazione di 1 milione di euro in dispositivi di protezione per i medici di medicina generale e attrezzature per le terapie intensive.
  • Avvio di un’operazione di ‘volontariato di competenza’.
  • Campagna ‘Stai a casa, leggi un libro’, rivolta ai giovani under 25 di Milano.

“Tempi straordinari richiedono sforzi altrettanto straordinari. Se vogliamo lasciare un’impronta, come azienda e come persone, dobbiamo pensare in maniera diversa e mettere a disposizione del Paese le nostre competenze e le nostre risorse. Grazie all’ascolto di diversi interlocutori, abbiamo individuato quattro aree di bisogno alle quali vogliamo rispondere con interventi capillari su tutto il territorio“, sottolinea il presidente e amministratore delegato di Roche Farma Maurizio de Cicco che si fa portavoce anche dei colleghi di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics.

“Con l’operazione ‘Roche si fa in 4’, il gruppo si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza tocilizumab (RoActemra*) a tutte le Regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato.

Il farmaco, attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide, non è indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi. Oltre alla donazione del farmaco, l’Azienda ha dato la propria disponibilità ad Aifa per avviare uno studio clinico sull’efficacia e sicurezza di tocilizumab anche in questi pazienti.

Inoltre, fino alla risoluzione dell’emergenza, l’azienda mette a disposizione gratuitamente il servizio di telemedicina integrata per le persone con diabete che consente la comunicazione della cartella clinica Smart Digital Clinic e l’app mySugr. Inoltre Roche – che vanta un personale altamente specializzato, circa 1.000 persone, il 50% delle quali opera capillarmente su tutto il territorio e possiede un titolo di laurea in materie scientifiche – mette a disposizione, parzialmente e su base volontaria, il suo capitale umano per offrire supporto e consulenza telefonica collaborando con chi già svolge questo difficile compito.

La terza emergenza cui Roche intende offrire un supporto concreto, riguarda le strutture sanitarie che operano con mezzi economici e dotazioni insufficienti rispetto all’entità del fenomeno. Roche, in collaborazione con Cittadinanzattiva e Fimmg, si impegna a erogare 1 milione di euro per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza individuale, mascherine e occhiali protettivi, per i medici di medicina generale che in questo momento ne sono sprovvisti. Questa operazione include anche una precedente donazione di caschi per la ventilazione dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

L’isolamento sociale forzato è all’origine del quarto bisogno individuato, una condizione che richiede notevole dose di pazienza e resilienza emotivo-psicologica, soprattutto da parte delle giovani generazioni. Roche, in partnership con un importante editore, dà avvio alla campagna ‘Stai a casa, leggi un libro’, rivolta agli under 25 dei territori in cui opera: in collaborazione con gli assessorati alla Cultura di Milano e Monza Brianza, regalerà un libro accompagnato da materiale informativo utile ad aumentare la consapevolezza delle giovani generazioni sul tema della centralità del senso civico individuale e collettivo in una fase di emergenza sanitaria”.

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