«Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento».
Lo impongono due ordinanze firmate dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, allo scopo di arginare l’emergenza Coronavirus e ridurre il numero di contagi. Nella sua ordinanza, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le Regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità.
«Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte», ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.
Per tutte le informazioni è possibile contattare il numero verde della Regione: 800 45 87 87.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di ieri (domenica 8 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 791 tamponi, di cui 729 negativi e 9 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 53 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 18 pazienti (sei a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui nessuno in regime di terapia intensiva.