Ieri pomeriggio, nel piazzale dell’Anas di Villa San Giovanni, sono state fermate 40 auto, perché i passeggeri non erano in regola per imbarcarsi verso la Sicilia. In Calabria le vetture hanno bloccato il traffico dei mezzi pesanti (che trasportano merci), occupando il piazzale.
Si tratta, in totale, di circa 80 persone, assistite dal personale del Comune di Valla San Giovanni: a dirlo, questa mattina, il sindaco di Messina Cateno De Luca, contattato dall’assessore calabrese Caminiti.
“Sono sbalordito – ha detto il primo cittadino di Messina, non pensavo che ci fossero ferme tutte queste auto”. A De Luca è stato anche spiegato che le persone fermate non vogliono tornare indietro e provengono dal Nord ma anche dall’estero. “Ieri sera abbiamo trovato il 50% delle vetture irregolari. Le notizie diffuse dal Viminale non corrispondono alla verità. Da ieri pomeriggio sono bloccate circa 40 macchine a Villa San Giovanni, ci sono 20 minori”, ha detto De Luca a Mattino Cinque (qui il video). “Ci sono i report della polizia che testimoniano tutto questo, non lo dico io”.
“Nessuno mi aveva detto nulla – ha spiegato De Luca -, questo è un depistaggio di Stato, lo dico e me ne assumo la responsabilità. Ieri non hanno fatto passare queste auto perché sapevano che erano irregolari e noi le avremmo bloccate. Il Viminale non ci ha dato questa notizia, da ieri c’era il divieto assoluto di spostarsi dai Comuni e queste auto non dovevano trovarsi lì. Perché ieri i prefetti non erano informati?”.
“I problemi di sicurezza e ordine pubblico attengano al ministero Interno e quindi alle forze dell’ordine nella costa Calabra: il problema è che non devono neppure arrivare lì. Certo è doloroso, è triste. Ma chi si mette in viaggio lo fa sapendo di trasgredire una norma, che prima era del presidente della Regione siciliana, poi della Calabria e infine del governo nazionale”, queste le parole del Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a “Storie italiane” su RaiUno.
Ieri sera sono state fermate alla Rada San Francesco, punto di attracco dei traghetti privati. Dodici le persone denunciate: viaggiavano in 4 per auto, provenienti da Germania e Slovacchia erano diretti a Niscemi, Catania e Licata. Appena sbarcati a Messina sono stati fermati dalle Forze di polizia, identificati e denunciati.
La loro presenza nell’isola è stata subito comunicata ai sindaci delle città di destinazione per l’obbligo di quarantena. Sono avvenuti controlli incrociati anche al porto di Tremestieri, dove la situazione era regolare.