La lezione. Nelle necropoli fenicio-puniche della Sicilia (Mozia, Solunto, Palermo, Lilibeo) sono stati rinvenuti numerosi individui, i cui resti scheletrici, inumati e incinerati, sono stati sottoposti ad analisi antropologica. Lo scopo della ricerca è stato quello di integrare i dati archeologici con quelli antropologici nel tentativo di ricostruire la paleodemografica dei gruppi umani che hanno abitato in Sicilia in età fenicio-punica. In particolare l’analisi antropologica ha evidenziato la tipologia umana, lo stile di vita e lo stato di salute degli individui. Inoltre ha fornito interessanti dati sulle modalità di seppellimento degli individui e sulla tipologia delle sepolture.
Rosaria Di Salvo Laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Palermo ha prestato servizio presso il Museo Archeologico Regionale “A.Salinas” di Palermo da settembre del 1979 a dicembre del 2011. Per la specifica preparazione nel settore dell’Antropologia fisica e della Bio-archeologia ha partecipato a numerose campagne di scavi archeologici per il recupero e l’analisi antropologica e paleopatologica dei resti scheletrici umani, inumati e incinerati. In qualità di responsabile del Laboratorio osteologico ha coordinato tutte le attività di ricerca e di analisi dei reperti scheletrici; ha fornito consulenza e collaborazione scientifica, sino ad oggi, per le analisi antropologiche ad Istituti Universitari italiani e stranieri, alle Soprintendenze di Palermo, Trapani e Caltanissetta e alla Soprintendenza del Mare. Ha collaborato all’organizzazione di numerose mostre ed ha svolto attività didattica museale nell’ambito dell’Antropologia fisica. Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi Convegni e Seminari di Studi. Ha svolto attività didattica dal 1985 al 1992 in qualità di docente della disciplina“Antropologia Fisica” presso la scuola di specializzazione in Beni Culturali e Ambientali del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. E’ autrice di un centinaio di pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo in riviste italiane e straniere.