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Sicilia da scoprire: cosa vedere a Castellammare del Golfo.

Castellammare del Golfo affascina i viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Questa cittadina in provincia di Trapani racchiude una storia antica. Sorge alle pendici del Monte Inici e si affaccia sul golfo delimitato a ovest da Capo San Vito e a est da Capo Rama. Si trova poco distante da Palermo e da alcune località turistiche molto apprezzate, come San Vito Lo Capo, Scopello e la Riserva dello Zingaro. Il suo passato è legato a un episodio tra storia e leggenda. Si narra che, nel luglio del 1718, un bastimento spagnolo, nel tentativo di sfuggire ad alcune navi inglesi, trovò rifugio nelle vicinanze del golfo di Castellammare. Gli inglesi, adirati dell’aiuto che gli abitanti del luogo stavano prestando ai nemici spagnoli, si prepararono ad attaccare. Gli abitanti invocarono la Madonna del Soccorso, che apparve e fece scappare gli inglesi a gambe levate. Questa è solo una piccola curiosità per iniziare il nostro viaggio: ecco cosa vedere a Castellammare del Golfo e dintorni.

Cose da vedere a Castellammare e dintorni

  1. Castello Normanno. Le prime notizie sul castello di Castellammare del Golfo sono riferite dal geografo arabo Idrisi nel suo Libro di Re Ruggero, risalente al 1154. Fu lui a scrivere che «nessun castello è più forte di sito né migliore per la costruzione che questo qui […]». La realizzazione dell’edificio si attribuisce agli arabi che lo eressero intorno al X secolo sulle rovine di preesistenti fortificazioni.
  2. Chiesa Madre (la “Matrici”). Si trova nel centro del nucleo antico della cittadina, al limite della città murata, su uno sperone di roccia tufacea che svetta sul mare per circa 25 metri. I lavori per costruirla iniziarono nel maggio del 1726 per volere del principe di Aragona e signore di Castellammare Baldassare Naselli. Aprì al culto nel gennaio del 1736. Stando a quanto riferito dall’arciprete D. Tommaso Accardi la data del 1726 si riferisce alla terza riedificazione della Chiesa, che quindi sorgerebbe sulle fondamenta di costruzioni precedenti.
  3. Chiesa della Madonna della Scala. Questo piccolo luogo di culto sorge sulla parete prospiciente il porto. L’edificazione della chiesa è legata ad un episodio storico-leggendario, risalente al XVII secolo. La sera del 7 settembre del 1641,dopo un’improvvisa tempesta, una pastorella di nome Maria D’Angelo, trovò rifugio in un anfratto scavato poco prima da un fulmine sulle montagne di Castellammare. All’interno della grotta, Maria trovò una scatola di rame arrugginita. Qui c’era una piccola scatola d’argento recante in monogramma della Vergine e una croce. Subito dopo tale ritrovamento, il temporale cessò e la pastorella tornò dalla sua famiglia che la cercava.
  4. Monte Inici. Dal Belvedere di Castellammare del Golfo, superando l’area attrezzata della Forestale, si può salire il versante orientale di Monte Inici. Si scoprono, così, la “Fossa del Bue” (un’ampia radura boschiva), il rimboscamento di “Fontanelle” ed il bosco della “Vaccaria”. Sulla cima si possono osservare le caratteristiche e antiche “niviere“.
  5. Spiagge di Castellammare del Golfo. Il paesaggio offre diverse tipologie di spiaggia, adatte a ogni preferenza. Dal lato della costa di levante, le due insenature poste ad est e a ovest del promontorio del castello (Cala Petrolo e Cala Marina) e la vastissima e profonda Plaja, sono sabbiose. Sul versante occidentale, invece, troviamo la costa di ponente, caratterizzata per la presenza di alte rocce, scogli e calette spesso incontaminate.
  6. Grotta di Santa Margherita. Nascosta dalla natura selvaggia che caratterizza la vegetazione della costa di ponente, si trova la Grotta di Santa Margherita. L’ingresso si colloca fra il porto e la cosiddetta Porta. La sua peculiarità è costituita dalle pareti affrescate con immagini sacre, la cui datazione sembra potersi collocare tra l’XI e il XV secolo.
  7. Palazzo Crociferi. Venne fondato nel 1659, insieme alla chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti, come convento dei Padri Crociferi. Sorse per volere della principessa Francesca Balsamo di Roccafiorita, insieme all’annesso convento dei Padri Crociferi, dell’ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani). Oggi l’ex convento è sede del Municipio e la chiesa è adibita a sala consigliare ed auditorium. Dal convento un cunicolo conduceva alla chiesa del Purgatorio.
  8. Chiesa della Madonna del Rosario. La chiamano chiesa “di l’agnuni” (“dell’angolo”): si trova nel borgo attiguo al castello e sembra sia stata eretta in epoca normanna, intorno al 1100. L’edificio si caratterizza sopratutto per il bassorilievo cinquecentesco che svetta sul portale di ingresso. Il bassorilievo marmoreo, attribuito al Gagini, raffigura la Madonna col Bambino, affiancata da S. Nicolò a destra e da un eremita in adorazione davanti al Crocifisso a sinistra.
  9. Scopello, San Vito Lo Capo e Màkari. Poco distante da Castellammare, troviamo Scopello, con i suoi faraglioni e la Tonnara: una meta irrinunciabile per provare il classico pani cunzatu siciliano. Anche San Vito Lo Capo e Màkari non distano molto: mete perfette per chi è alla ricerca del mare blu.
  10. Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. È stata la prima riserva naturale istituita nella Regione Sicilia e include il tratto di costa, lungo all’incirca sette chilometri, compreso fra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo. Si tratta di un vero e proprio angolo di paradiso, con natura rigogliosa e calette mozzafiato.
  11. Chiudiamo i consigli su cosa vedere a Castellammare del Golfo e dintorni con un piccolo extra: le Cassatelle! Non si vedono, ma si mangiano: sono i classici “ravioli” fritti ripieni di ricotta: una delizia per il palato. Foto: Yulka-lucia.

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