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L’isoletta siciliana incontaminata e ricca di storia.

  • Linosa, l’antico rifugio nel Mediterraneo.
  • Nonostante sia piccola, è ricca di una interessantissima storia.
  • Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Le Isole Minori della Sicilia sono degli angoli di mondo davvero straordinari. Circondate dal mare, piccole, ma ricche di storia. Sono state apprezzate fin dall’antichità e, da tempi remoti, hanno costituito rifugi e terre di conquista. Ancora oggi rappresentano mete privilegiate, grazie all’incontro tra natura incontaminata, mare cristallino e paesaggi che restano nel cuore. La piccola Linosa è un vero e proprio angolo di paradiso. Si trova a nord della più nota “sorella” Lampedusa, quindi rientra anch’essa nell’arcipelago delle Pelagie. Fu citata dal greco Strabone e poi da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia come Aethusa, Αἰθοῦσσα e Algusa, Ἀλγοῦσσα in greco. Il toponimo Lenusa appare nel XVI secolo ad opera del domenicano Tommaso Fazello.

Linosa ieri e oggi

Il nome che conosciamo oggi, invece, nacque nel 1845 usato dal cavaliere Bernardo Maria Sanvinsente. Nell’antichità fu un rifugio per coloro che solcavano il Mediterraneo. I Romani, durante le Guerre Puniche, la utilizzarono come base e i fondali del mare circostante sono pieni del contenuto di antiche navi. Alle dominazioni cartaginese e romana, susseguirono quella arabo-saracena, quella normanna e quindi quella Angioina e poi Aragonese. Dopo quest’ultimo periodo storico, l’isola rimase disabitata e servì come porto di fortuna della pirateria mediterranea.

Rimasta nell’ombra per lungo tempo, Linosa ha visto le prime innovazioni tecniche soltanto negli anni Sessanta del XX secolo. La prima centrale telefonica è stata installata nel 1963, nel 1967 è entrata in funzione una centrale elettrica gestita dalla SELIS, nel 1968 venne inaugurato il nuovo edificio dell’asilo infantile, nonché quello della scuola elementare e media.

Nel 1983 la costruzione del dissalatore assicurò un continuo rifornimento di acqua potabile. Nel 1976 approdò sull’isola anche la RAI che installò un ripetitore per il primo e il secondo canale. Quattro anni dopo arrivano anche le reti Mediaset. In seguito vennero costruiti i moli di attracco a Scalo Vecchio, Pozzolana di Ponente e Mannarazza. Solo nel 1985 la nave traghetto Paolo Veronese poté attraccare alla banchina di Scalo Vecchio.

Case colora e mare da favola

Il piccolo centro stupisce per i colori sgargianti delle abitazioni. Le costruzioni hanno tinte vivaci, che contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più affascinate. Vi è un’unica strada, che permette di raggiungere i luoghi più interessanti. Ci si muove principalmente a piedi e in bici. Per quanto riguarda il mare, è limpido e quasi subito raggiunge alte profondità. Lungo la costa si alternano spiagge di sabbia vulcanica a costoni di roccia suggestivi.

Le spiagge di Linosa più famose sono Cala Pozzolana di Ponente, spesso meta delle tartarughe Caretta Caretta, Puta Beppe Tuccio, Grotta del Greco, Cala Pozzolana di Levante e Punta Calcarella. Merita anche una visita il Monte Vulcano, che si raggiunge facilmente da un sentiero. È ricco di vegetazione, con tipici arbusti della macchina mediterranea e distese di fichi d’India. Dalla sommità si gode di una visione completa dell’isola. Foto: Giulia Raciti – Licenza.

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