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Cosa vedere nella Valle dei Templi di Agrigento: in Sicilia si cammina sulla storia

Cosa vedere nella Valle dei Templi di Agrigento? Il parco archeologico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è una delle aree archeologiche più grandi del mondo. Corrisponde all’antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Dal 1997 rientra nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

La storia di Akragas

La città di Akragas, definita “Città la più bella fra quante son albergo per gli uomini” dal poeta greco Pindaro, è stata fondata da coloni provenienti in parte da Gela e in parte da Rodi nel 580 a.C.

Fra la metà del VI e la fine del V secolo a.C. fu oggetto di un fervore edilizio senza uguali. A partire dalle tirannidi di Falaride e di Terone fino al periodo democratico, Akragas assume le proporzioni di una grande città stato con oltre 200mila abitanti.

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Distrutta nel 406 a.C. a opera dei Cartaginesi, la città deve attendere l’avvento di Timoleonte sul finire del III secolo a.C. per vivere un nuovo momento di prosperità. Durante le guerre puniche, fu un presidio dei Cartaginesi contro i Romani che la conquistarono nel 210 a.C.

Nel periodo romano venne denominata Agrigentum. Furono costruiti nuovi edifici pubblici, fra cui almeno due tempietti, il teatro ed il bouleuterion. A questo periodo si ascrivono anche le case più opulente del vicino Quartiere Ellenistico Romano. La ricchezza degli abitanti di Agrigentum probabilmente dipese anche dall’attività di estrazione, raffinazione e commercio dello zolfo, documentata dalle iscrizioni.

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In età tardo antica e altomedievale, nella collina dei Templi sorgeva una vasta necropoli cristiana sia a cielo aperto che sotterranea.

Durante la conquista musulmana delle popolazioni arabe, berbere, spagnole, egizie, sire e persiane, avvenuta fra l’829 e l’840 d.C., sembra si siano ritirati sul colle di Girgenti (dall’arabo Gergent o Kerkent), dove in seguito si sarebbe sviluppata la città medievale e moderna.

La Valle dei Templi, abitata in modo sporadico, fu destinata alle produzioni agricole e artigianali, come le officine ceramiche, documentate da alcune fornaci. Nel corso dei secoli i monumenti della città classica furono via via spoliati dei blocchi, che servirono alla costruzione degli edifici di Girgenti e del molo antico di Porto Empedocle.

Cosa vedere nella Valle dei Templi di Agrigento

I Templi

  1. Tempio di Giunone – Si trova sullo sperone roccioso più elevato della collina dei Templi, presso l’estremità est. La sua attribuzione a Giunone deriva da un’errata interpretazione di un passo dello scrittore romano Plinio Il Vecchio, che si riferisce, in realtà, al tempio di Giunone sul promontorio Lacinio a Crotone, in Magna Grecia.
  2. Tempio della Concordia – È uno dei templi in miglior stato di conservazione dell’antichità greca. L’edificio deve il suo nome tradizionale a un’iscrizione latina della metà del I secolo d.C. con dedica alla “Concordia degli Agrigentini”.
  3. Tempio di Asclepio – Il complesso monumentale, dedicato ad Asclepio (dio greco della Medicina, figlio di Apollo), si trova a circa 900 metri a Sud al di fuori della cinta muraria greca della città antica, nella Piana di San Gregorio.
  4. Tempio di Ercole – Il tempio di Ercole (Eracle per i Greci) è il più antico dei templi dorici di Agrigento ed è  edificato intorno alla fine del VI secolo a.C.
  5. Tempio di Giove – Le sue rovine sono la testimonianza di uno dei più grandi templi dorici dell’Antichità classica. Purtroppo l’area, probabilmente già danneggiata in antico da terremoti, fu utilizzata come cava sin dal Medioevo.
  6. Tempio di Vulcano – Sorge sulla collina a Ovest dell’odierno giardino della Kolymbetra, che lo separa dall’estremità Sud-ovest della collina dei Templi e dal santuario delle Divinità Ctonie.
  7. Tempio di Demetra (Chiesa di San Biagio) – Sulle pendici est della Rupe Atenea, una delle due colline su cui si estende la città di Agrigento, si trova il cosiddetto Tempio di Demetra, databile intorno al 470 a.C.
  8. Tempio di Atena (Santa Maria dei Greci) – Sulla collina di Girgenti, fuori dall’area archeologica della Valle dei Templi, sono state rinvenute le strutture superstiti di un tempio dorico della prima metà del V secolo a.C., inglobate nella chiesa di origine normanna di Santa Maria dei Greci.
  9. Santuario delle Divinità Ctonie e Tempio dei Dioscuri – L’area nota come Santuario delle Divinità Ctonie è, in realtà, la parte centrale di una serie di aree sacre adiacenti, dedicate ai culti di carattere sotterraneo (nel nostro caso Demetra e Persefone) e poste ai lati della Porta V.

Tombe e necropoli

  1. Necropoli Paleocristiana – Databile fra il III e il VI secolo d.C.,  si estende sulla Collina dei Templi, approssimativamente fra il tempio di Giunone e il Tempio di Ercole.
  2. Necropoli Giambertoni
  3. Tomba di Terone – È poco distante dal tempio di Ercole, è un edificio funerario a torre, di età tardo ellenistica, in origine con una copertura a cuspide.

Altri siti

  1. Porta V
  2. Ginnasio
  3. Teatro – L’edificio è stato individuato nel giugno del 2016, lungo il versante meridionale del poggio San Nicola che si affaccia su una suggestiva veduta del tempio della Concordia. Si trova proprio in corrispondenza di un salto di quota tra il livello presunto della piazza e quello della strada che correva in senso est-ovest.
  4. Ekklesiasterion e Oratorio di Falaride
  5. Bouleterion – L’edificio del Bouleuterion, sul poggio di San Nicola sul terrazzo a Nord, era la sala del consiglio dei rappresentanti del popolo (in greco, Boulè)
  6. Santuario Ellenistico-Romano
  7. Quartiere Ellenistico
  8. Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”

Foto Cucombrelibre – Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

Redazione