Crossing Borders, Popoli in Movimento è un progetto artistico e umanistico promosso dalla Fondazione Ghenie Chapels – Mecenatismo per l’Arte, a cura di Alessandra Borghese, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo.
Il movimento dei popoli è un fenomeno primordiale nella storia dell’umanità, alla base dello sviluppo stesso delle comunità umane e mai cessato. La migrazione è il tema centrale del progetto. Sei artisti riconosciuti dal pubblico e dalla critica internazionale – Claire Fontaine, Yuri Ancarani, Paolo Pellegrin, Francesco Vezzoli, Loredana Longo e Adrian Ghenie – sono stati coinvolti e invitati dalla curatrice Alessandra Borghese a sviluppare il tema delle migrazioni attraverso diverse forme artistiche (pittura, fotografia, video, scultura, arte concettuale).
L’obiettivo è stimolare riflessione, curiosità e dibattito sul fenomeno delle migrazioni, coinvolgendo in primo luogo gli studenti e, più in generale, il pubblico.
Le opere d’arte saranno installate all’interno della Dipartimento di Giurisprudenza, integrandosi nel vissuto quotidiano degli universitari. Diventeranno così un’occasione privilegiata per osservare e riconoscere i fenomeni che ci circondano con uno sguardo nuovo.
Il progetto prenderà ufficialmente il via martedì 26 marzo con un’opera di Claire Fontaine e si svilupperà nel corso dell’intero anno 2025. Ogni due mesi verrà installata una nuova opera, accompagnata da incontri tra gli artisti e gli studenti. Il Dipartimento di Scienze Umanistiche, diretto dalla Professoressa Concetta Giliberto, organizzerà lezioni di approfondimento specifiche, che a fine ciclo saranno riconosciute come CFU nel percorso accademico.
Come evento collaterale all’opera di Claire Fontaine, I sommersi e i salvati, è prevista una Lectio della professoressa Ambra Carta su Primo Levi.
L’Università di Palermo, oltre ad essere un luogo d’eccellenza per il trasferimento della conoscenza e lo sviluppo della società civile, ha già intrapreso iniziative culturali, scientifiche e didattiche sul tema delle migrazioni e delle problematiche inerenti.
Eppure, quando si parla di migrazione, sia essa dovuta a guerre, persecuzioni, gravi squilibri economici, carestie o cambiamenti climatici, si percepisce quasi sempre una certa paura verso quei popoli coinvolti. Mentre bisognerebbe riportare le persone e i loro diritti al centro della nostra attenzione. L’arte ha sempre avuto la capacità e la forza di comprendere e immaginare il futuro, costituendo un potente strumento di conoscenza e riflessione nei secoli, capace di promuovere l’integrazione e la crescita culturale.
Le opere saranno installate negli spazi compresi tra la Sala dei Busti e l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza in Via Maqueda, un luogo di grande prestigio storico e culturale, nonché uno spazio museale aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 17:00.
Il Dipartimento di Giurisprudenza, diretto dal Professore Armando Plaia, è particolarmente attivo sulle tematiche del progetto, grazie alla presenza della Clinica Legale e al ruolo chiave svolto nella creazione e nell’evoluzione del Centro Migrare.
L’accordo tra la Fondazione Ghenie Chapels e l’Università di Palermo, reso possibile grazie all’impegno del delegato del Magnifico Rettore, Professore Paolo Inglese, avrà una durata triennale e comprenderà una serie di eventi collaterali, tra cui talk, conferenze e testimonianze, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente studenti e comunità. Un sentito ringraziamento al Sistema Museale di Ateneo presieduto dal Professore Michelangelo Gruttadauria per il sostegno al progetto.