In Sicilia c’è un proverbio che recita Cu n’appi n’appi ri cassateddi ri Pasqua: si tratta di un modo di dire legato alle festività pasquali, molto noto e diffuso, ovviamente con le dovute varianti legate alle diverse province. Ciò che rimane identico, però, è il significato.
Se siete siciliani, avrete sicuramente sentito dire questo celebre proverbio almeno una volta nella vita, che si ricollega a una celebre preparazione dolce. Ancora una volta, la cultura popolare ci regala una bella perla di saggezza, passando dalla tradizione gastronomica (un altro tema caro a noi siciliani!).
In tante occasioni abbiamo già avuto modo di vedere come nei proverbi si utilizzino spesso metafore legate alla gastronomia o ai comportamenti che si hanno a tavola. Così si semplificano anche i concetti più complessi, fornendo immagini facilmente comprensibili a tutti. In Sicilia sono davvero tante le ricette tipiche della Pasqua. I protagonisti sono i dolci, tra ricotta e pasta di mandorle, con un ruolo tutto speciale della Cassata. Ma cosa c’entra questo proverbio con la pasticceria? Ve lo diciamo subito.
Per capire il modo di dire, dobbiamo naturalmente partire da una “traduzione”: “Chi ne ha avuto, ne ha avuto, delle Cassatelle di Pasqua!“. Così dovrebbe cominciare a essere tutto più chiaro? Questo proverbio siciliano ci ricorda che, una volta che è avvenuta una spartizione, c’è poco da fare. A ognuno rimane proprio ciò che gli è toccato in sorte.
È proprio come quando ci si divide le deliziose Cassatelle pasquali: a ciascuno tocca quello che ha nel piatto! La buona notizia, comunque, è che si possono sempre comprare delle Cassatelle in più: per le altre questioni, invece, è necessario avere molta pazienza. Foto di Andrea Iozzia.