Ambiente&Animali

A Gela arrivano le Cucce di Quartiere: i rifugi per cani e gatti meno fortunati

Cucce di quartiere, un’idea che, a Gela, è diventata realtà. Il progetto è partito su iniziativa delle associazioni animaliste del territorio, ma l’amministrazione comunale e l’assessore Giuseppe Licata si sono subito attivati per realizzarla.

Le cucce di quartiere per i cani e i gatti di Gela

È già iniziata nelle scorse settimane la posa delle 10 cucce realizzate dal Comune: due nei pressi del tribunale, due in via Morselli e in via Bronte, zone nelle quali insistono delle colonie feline, una in via Butera, un’altra a Macchitella, due a Manfria e due nella zona residenziale vicino alla diga Comunelli.

In questo modo, cani e gatti di quartiere, opportunamente sterilizzati e microchippati, potranno proteggersi dal freddo in inverno e dal sole cocente in estate. Le volontarie delle associazioni Lida, Oipa, Vita Randagia e Il Mondo di Pluto, con l’impegno quotidiano che da sempre le contraddistingue, vigileranno affinché le cucce non vengano vandalizzate o rubate. Si prenderanno anche cura dei piccoli amici a quattro zampe che vorranno utilizzarle.

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L’iniziativa del Comune di Gela

«Credo sia davvero una bellissima iniziativa – commenta l’assessore Licata – e se è vero, com’è vero, che la civiltà di una città si misura anche da come vengono trattati gli animali, possiamo dire che oggi abbiamo fatto un bel passo in avanti e lanciato un messaggio estremamente importante».

«Un ringraziamento – ha aggiunto – va alle associazioni che ci hanno coadiuvato e che ci sono accanto in questa nuova mission. Gli animali non solo non devono essere maltrattati e abbandonati, non basta. Vanno anche curati e messi nelle condizioni di vivere dignitosamente, di certo non chiusi a vita in una gabbia».

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«Il sindaco Lucio Greco – ha concluso – ha seguito insieme a me tutto l’iter di realizzazione delle cucce, ed è soddisfatto del risultato proprio come me. Un appello, naturalmente, ora lo lanciamo ai gelesi, affinché ci aiutino a far si che questa iniziativa possa essere un successo e divenire un modello da seguire per altre città».

Redazione