Andrea Camilleri è indubbiamente uno degli scrittori italiani più importanti della letteratura contemporanea. Attraverso i suoi libri, la Sicilia e la lingua siciliana hanno ottenuto grande fama. Apprezzato in tutto il mondo, è noto al grande pubblico grazie alle avventure del suo Commissario Montalbano.
Il merito, naturalmente, è della sua capacità di dare vita a storie e personaggi straordinari, con la costante ispirazione di un territorio, la Sicilia, che ha davvero tantissimo da dire. Per rendere omaggio a questa grande penna siciliana, abbiamo pensato di rivelarvi 5 curiosità su Andrea Camilleri che probabilmente ancora non conoscete.
Curiosità su Andrea Camilleri
- Andrea Camilleri è stato anche attore. Ebbene sì: ha interpretato un vecchio archeologo nel film di Rocco Mortelliti “La strategia della maschera”. Si tratta di un film giallo, che non ha avuto grande successo: narra alcuni eventi che si svolgono tra la Sicilia e Roma, relativi alla sparizione di preziosi reperti acheologici.
- Non ha sempre scritto in siciliano. Le sue prime opere letterarie furono poesie che rispettavano scrupolosamente le regole di composizione, con un linguaggio letterario italiano. Le poesie ricevettero premi e Giuseppe Ungaretti le fece stampare in una sua antologia. Un nuovo interesse per il teatro fece abbandonare la poesia: così si imbattè nelle opere in dialetto di Carlo Goldoni e del Ruzzante e da lì gli nacquero l’amore per Gioacchino Belli e Carlo Porta e la scoperta dell’uso letterario del siciliano.
- È stato anche un fumetto. Nel numero 2994 del fumetto Topolino del 16 aprile 2013 appare la storia “Topolino e la promessa del gatto”. Il racconto ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare il commissario Salvo Topalbano, parodia del celebre commissario Salvo Montalbano. Un altro personaggio della storia, il signor Patò, ha la fisionomia dello scrittore siciliano. La storia, disegnata da Giorgio Cavazzano e tratta dai testi di Francesco Artibani, è stata supervisionata proprio da Camilleri.LEGGI ANCHE: Camilleri: “Mi preoccupa il mondo, ma ho fiducia nell’uomo”
- Nel 2006 ha già consegnato all’editore Sellerio l’ultimo libro della saga del Commissario Montalbano, con il finale della storia, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte. «Ho scritto la fine dieci anni fa… ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto, non si sa mai se poi arriva l’Alzheimer. Ecco, temendo l’Alzheimer ho preferito scrivere subito il finale. La cosa che mi fa più sorridere è quando sento che il manoscritto è custodito nella cassaforte dell’editore… È semplicemente conservato in un cassetto», ha spiegato.
- I romanzi del Commissario Montalbano seguono regole precise per quanto riguarda la struttura: «Per un romanzo di Montalbano diciotto capitoli ciascuno di dieci pagine, ogni pagina nel mio computer vuol dire 23 righe. Un romanzo ben congegnato sta perfettamente in 180 pagine. Per i racconti, 24 pagine, o meglio 4 capitoli di 6 pagine ciascuno. Se non sento questa mia metrica vuol dire che qualcosa non va», ha detto.