La 42esima edizione della Sagra del Carciofo di Cerda quest’anno si estende dal 20 al 28 aprile con un denso programma di iniziative ed incontri per celebrare la “civiltà del Carciofo” e la prima edizione del Cynara Festival.
La 42esima edizione del Sagra del Carciofo
Alla presentazione della manifestazione Cynara Festival 2024, avvenuta lo scorso 19 aprile, sono intervenuti il Sindaco e parlamentare regionale Salvatore Geraci, il Presidente della DOC Monreale Mario Di Lorenzo e Vincenzo Pernice, dirigente dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana. Il Sindaco Geraci ha aperto i lavori sottolineando “il profondo legame della comunità a questo appuntamento, nato nel 1982, e che da sempre coinvolge tutte le famiglie cerdesi. Un patrimonio di sentimenti e di entusiasmo vissuti con autentica partecipazione popolare che ha trasformato la nostra città in una piccola ma importante capitale del Carciofo e della gastronomia, richiamando ogni anno migliaia e migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia e da altre regioni. Cerda è una città aperta ed ospitale, si veste a festa, dando tutta se stessa”.
Le novità dell’edizione 2024
Tante le novità introdotte che, giorno dopo giorno, si condensano in esperienze del Gusto, ricette e cooking show per esaltare il carciofo e la cultivar identitaria: lo spinoso cerdese. Il Presidente Mario di Lorenzo ha parlato a nome delle sette cantine della DOC Monreale, schierate per il Cynara Festival, pronte ad abbinare i loro vini a piatti e proposte culinarie che possano infrangere il luogo comune del difficile rapporto tra vino e carciofo. “L’abbiamo vissuto a tavola con il Vinitaly questo insolito connubio e la sfida sembra essere vinta. Partecipiamo con grande voglia perché i territori di eccellenza e di identità dell’agricoltura siciliana devono convergere e fare squadra, lavorare insieme, proporsi insieme”. Effettivamente a Verona gli autoctoni Catarratto e Perricone e il sicilianissimo internazionale Syrah hanno ben figurato, dialogando in armonia con pietanze che al carciofo tributavano un ruolo da protagonista assoluto. È stato il dirigente Vincenzo Pernice dell’Assessorato all’Agricoltura a cogliere il valore di questa sinergia “sul campo” tra il Carciofo di Cerda e le etichette di questa rinomata DOC del palermitano. “Sosteniamo questo approccio tra sistemi produttivi peculiari che danno vita a nuovi modelli di interazione, economica, culturale, sociale. Il Brand Sicilia si riconferma, con queste iniziative (il Cynara Festival), garanzia di qualità nel cibo, nel vino, nell’esperienza sui territori. Questi processi che nascono dalla partecipazione dei produttori locali e dalle loro amministrazioni sono vincenti, se restano coerenti con gli obiettivi di valorizzazione delle filiere produttive e dei loro indotti”.
“Il carciofo come fonte di rinascita”
Il Sindaco Salvatore Geraci, ringraziando la stampa, ha concluso ricordando quanto questo territorio, tra il fiume Imera e la valle del Torto sino a lambire le Madonie, debba alla storia dell’agricoltura specializzata. “Quell’areale, allora, contava più di 1700 ettari. Bisogna dare prospettive ai nostri giovani, occorre una sostenibilità economica oltre che di modello di società. Negli anni 70 arrivò la FIAT e l’industrializzazione, lasciando macerie e 600 famiglie da decenni in cassa integrazione. Le voglio ricordare queste persone perché questo territorio deve rinascere con nuove economie e il Carciofo può generare questa rinascita anche per loro”.
Giusi Battaglia, madrina del Cynara Festival
A tenere a battesimo il Cynara Festival e la 42^ edizione della Sagra, una madrina che Cerda la conosce molto bene: Giusi Battaglia, giornalista, ufficio stampa e conduttrice di Giusina in cucina su Food Network, da gennaio scorso anche parte integrante del cast di È sempre Mezzogiorno su Raiuno. Il 25 aprile – il giorno clou per tradizione – sarà lei con Salvo La Rosa a promuove