Trasferirsi non sempre è un desiderio, solo a volte è una scelta spontanea, voluta; molto spesso è una scelta obbligata. Scandagliando la Rete è possibile trovare le testimonianze di chi dal Sud si è spostato al Nord con apprezzamenti sì ma anche delusioni e nostalgie.
Spostarsi da Sud a Nord può anche essere un piacere. C’è chi lo desidera da tempo, c’è chi invece lo fa per amore, magari di un partner. Ma il grosso di coloro che da Sud si trasferiscono nel Nord d’Italia, spesso lo fa per lavoro e lo percepisce dunque come una scelta obbligata.
Cercando in Rete si possono trovare forum, blog, articoli, che parlano di quella che è l’esperienza di un immigrato del Mezzogiorno verso le regioni più fredde, specie quelle a contatto con le Alpi. Piemonte, Lombardia e Triveneto sono infatti le aree scelte per chi non trova lavoro al Sud.
A volte queste esperienze si possono rivelare positive, almeno in parte.
Molti dei ragazzi trasferitisi al Nord per studio o degli adulti che si sono stabiliti qui, magari ormai con un compagno, sono pressocché tutti unanimi nel dichiarare che al Nord i servizi funzionano meglio; in particolare i mezzi pubblici.
Ma molti lamentano anche come il costo della vita sia sensibilmente più caro che al Sud.
Spesso però a mancare sono particolari ben più specifici, legati alla vita di tutti i giorni; elementi a cui ci si attacca in modo sentimentale, fin quasi dalla nascita, come il sole ed il mare.
Le previsioni meteo di questo mese hanno mandato in ginocchio l’intera Penisola, eppure sembra che al Sud presto potrebbe tornare il sole, e restarci fino a Natale.
Il sole è infatti uno degli elementi che più mancano ad un meridionale. A Milano in inverno non è infatti inusuale svegliarsi sotto un cielo grigio piombo che costringe anche alla luce artificiale in casa. Per non parlare poi dell’umido, e della pioggerellina, che proprio in queste settimane sta costringendo ogni giorno all’ombrello.
Altro elemento che manca nella parte alta dello Stivale, è sicuramente il mare. Per un siciliano andare al mare non appena fa bello è la prassi, o quantomeno, una delle liete opzioni possibili per passare il weekend. In una giornata calda a Milano si può al massimo andare in una piscina comunale, affollata e rumorosa. Ma: niente coccole, il rumore di cui stiamo parlando non è quello delle onde.
Una delle caratteristiche che un uomo del Sud soffre alla mancanza dopo essersi trasferito al Nord, è sicuramente il cibo casereccio; il pane, in particolare. Inizialmente, per ovviare al problema si pensa di poter andare direttamente verso la sorgente della soluzione: perché i panettieri di una città come Milano sono ricchi e fornitissimi. Si va per il ‘pane siciliano’, ma subito s’intuisce che non c’è niente di siciliano in quel pane.
Ma uno degli elementi più peculiari dell’essere un ‘cittadino del Sud’ è sicuramente la possibilità di trovare facce famigliari ad ogni angolo di strada. Per quanto Palermo sia una grande città, non è però dispersiva quanto Milano, dove le possibilità di incontrare per caso qualcuno che conosci, sono quasi pari a zero.
E infine, quello che più manca ad un uomo del Sud e ad un palermitano in particolare, è sicuramente il classico ‘andiamo al bar, offro io’. Un’abitudine radicata in tutto il Meridione d’Italia, ma molto meno sentita al Nord. In Sicilia è infatti uso, molto spesso, quando si incontra un amico o un conoscente, invitarlo al bar a bere qualcosa, così per chiacchierare, fare una pausa, recuperare sulle sue ultime novità e stare in compagnia, nell’ottica di un ‘dare e ricevere’, anche economico. Ma al Nord non è granché d’uso ‘offrire’, né al bar né al ristorante, dove i conti si fanno ognuno per sé e vengono raccolti al centesimo.
Autore | Enrica Bartalotta