Caltagirone: ceramiche, storia e cultura tra barocco e liberty Le ceramiche artistiche e il suo centro storico. Caltagirone è un "museo a cielo aperto" coronato dalla spettacolare Scala di Santa Maria del Monte. Caltagirone è la capitale della ceramica siciliana. Furono gli Arabi a chiamarla così dalla traduzione di Kalat al Giarun, ossia collina dei vasi. L’antico borgo bizantino introdusse tec…nologie innovative per la lavorazione dell’argilla. Oltre agli Arabi, anche i Genovesi, i Normanni, gli Aragonesi e gli Spagnoli abitarono Caltagirone. Nel 1693 un disastroso terremoto la distrusse e alla sua ricostruzione contribuirono architetti come Gagliardi, Battaglia, Bonaiuto, che nel 1700 diedero alla cittadina la tonalità barocca che conserva ancora oggi. A quella ricostruzione Caltagirone deve l’inserimento del suo centro storico, insieme ad altri sette Comuni della Val di Noto, nel ristretto elenco dei siti patrimonio dell’Umanità tutelati dall’Unesco. E’ inimmaginabile con quale consapevolezza popolo, maestranze, clero, aristocrazia e ceti contadini progettarono e costruirono tutto ciò che oggi sembra fatto destare stupore. La visita a Caltagirone deve assolutamente partire dalla Piazza del Municipio, caratterizzata dalla grandiosa facciata del Palazzo comunale ridisegnato dall’architetto Giambattista Nicastro in linee neoclassiche e recentemente restaurato. Di fianco si erge la Galleria "Luigi Sturzo", antica casa senatoria trasformata in teatro lirico e adesso luogo pubblico destinato agli appuntamenti culturali e sociali. Nell’altro lato della piazza sorge l’edificio della Corte Capitaniale, sede delle Corti di giustizia e dell’Archivio pubblico, uno dei pochi edifici sopravvissuti al terremoto. Oggi la Corte ospita gallerie fotografiche ed altre esposizioni. La balconata settecentesca di Palazzo Bonanno del Polino, con i caratteristici mensoloni figurati, si trova in parte sulla piazza. A poche decine di metri dal Municipio si ammira in tutto il suo splendore e tripudio di colori la Scala di Santa Maria del Monte. Una classifica di 100 esperti d’arte, nel 2004, l’ha collocata al secondo posto tra le scalinate più belle d’Italia e all’ottavo fra quelle europee e, sempre nel 2004, a Liegi, un’altra medaglia d’argento per l’illuminazione monumentale permanente che fa della Scala uno spettacolo da "gustare" anche di notte. Infine, nel 2005, un’indagine di marketing la colloca al terzo posto fra le location ideali per girare delle fiction. Ultimo riconoscimento, ma solo in ordine di tempo, è stata la scelta, proprio di Caltagirone, come uno tra i simboli della Sicilia nella campagna pubblicitaria dell’Isola nel mondo. Conclude il percorso della piazza il corso Principe Amedeo, su cui si affaccia la Chiesa del Collegio dei Gesuiti, ricca di opere d’arte ed intarsi in marmo, con statue e sculture decorative che ne caretterizzano il prospetto. A poca distanza, in Piazza Umberto, si trovano: la facciata della Cattedrale di San Giuliano realizzata da Saverio Fragapane in stile liberty, piuttosto raro per un edificio sacro; la parte posteriore del Monte di Pietà di Natale Bonaiuto, risalente al ‘700; il fianco del Palazzo Libertini di San Marco; ed infine il prospetto del Palazzo Crescimanno – Gravina. Imboccando via Roma ci si imbatte nel Carcere Borbonico, sempre del ‘700, che ospita le collezioni archeologiche e storico-artistiche dei Musei civici; il Ponte di San Francesco, realizzato fra Cinquecento e Seicento che collegava il nucleo originario della città al convento dei Francescani, ed oggi sede vescovile; il Palazzo di Sant’Elia; il Tondo Vecchio del XVIII secolo, un tempo belvedere; l’ingresso nord della Villa comunale, che rappresenta uno dei più ampi ed importanti giardini pubblici d’Italia, progettato dall’architetto Giovanbattista Filippo Basile; la Balconata Ventimiglia, ed infine, lungo la via Roma, il "Teatrino" del ‘700, che è anche luogo d’accesso al Museo Regionale della Ceramica con le sue uniche testimonianze di una tradizione che si tramanda da millenni. La visita a Caltagirone deve anche comprendere un giro per Via Luigi Sturzo: vale la pena di vedere le chiese di San Domenico e Santissimo Salvatore; il palazzo della Magnolia, particolare per la facciata floreale in terracotta; il Mausoleo, dove sono custodite le spoglie di Don Sturzo, "padre del Popolarismo", nato a Caltagirone e sindaco della città per 15 anni. La via continua sino alla facciata neoclassica dell’Ospedale delle Donne che oggi ospita la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea, e prosegue sino alla Chiesa di San Giorgio, fondata intorno al 1000 dalla comunità genovese, che custodisce antiche opere d’arte, fra cui il dipinto del "Mistero della Trinità" di arte fiamminga. Andando ancora più a nord si incontrano: l’Istituto d’arte per la ceramica, il Monastero di San Gregorio e la Chiesa di Santa Maria del Monte, posta in cima dell’omonima Scala. L’itinerario turistico-culturale del centro storico comprende la Chiesa di San Bonaventura, ricca di affreschi, dipinti e sculture lignee e la Chiesa di San Giacomo, una delle più belle, dedicata al Santo patrono di Caltagirone. In via Vittorio Emanuele, si può ammirare il Palazzo delle Poste e il "Palazzo delle Quattro Stagioni", che risalgono ai primi del Novecento, realizzati da Saverio Fragapane. Da non perdere il Convento dei Padri Cappuccini che ospita un famoso presepe, un museo e una pinacoteca, oltre all’annessa Chiesa di Santa Maria di Odigidria. Luoghi d’arte, oltre che di fede, sono la Chiesa di San Pietro e il Santuario della Madonna del Ponte. A sud-est della città si trovano i "Fontanoni" dell’Acquanova, costruiti nel 1608 da Gian Domenico Gagini e rimasti intatti anche dopo il tremendo terremoto. Nella zona nuova di Caltagirone ricadono la Chiesa di Santa Maria del Gesù con la "Madonna della Catena", capolavoro di Antonello Gagini, e, poco distante, l’ampio sistema delle ville nobiliari, fra cui Villa Patti, oggi sede del Museo delle ville storiche di Caltagirone e della Sicilia. Infine, dall’altra parte della città, il cimitero monumentale realizzato dall’architetto Giambattista Nicastro. Caltagirone propone una ricchissima offerta di musei: oltre a quelli già citati meritano di essere visitati anche: il Museo del Presepe locato nell’ex biblioteca comunale, che propone oltre mille presepi, donati dall’avvocato Luigi Colaleo ed esposti a rotazione; il Museo della fotografia storica e contemporanea, locato nell’ex caserma dei carabinieri, primo del genere da Roma in giù; ed infine, il Museo Naturalistico, locato nel borgo di San Pietro. Di ampio interesse anche i Siti Archeologici di Sant’Ippolito, uno dei villaggi preistorici più importanti della Sicilia; della Montagna, per lo più sepolcri, splendide le tombe a tholos, che imitano le tipiche tombe micenee; e il grande centro greco di Monte San Mauro. Per gli appassionati del turismo ambientale, è suggestivo il bosco di San Pietro, il più importante relitto di sughereta mista a lecceta della Sicilia sudorientale. Fonte: http://www.hotelmarconi.sicilia.it/Visualizza altro
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