Secondo quanto riportato da Repubblica, starebbe prendendo corpo nella Commissione di Vigilanza Rai una proposta che sta facendo molto discutere: si parla infatti, dell'acquisto, da parte della Rai, dei decoder a tutti coloro che hanno difficoltà a vedere i suoi canali sul digitale terrestre (per problemi di copertura del segnale), dell'antenna parabolica e della scheda di decrittazione dei programmi satellitari.
Come spiega il giornalista Aldo Fonanarossa:
Già il governo – nel suo decreto – stabilisce che gli italiani hanno diritto ad avere ("senza oneri aggiuntivi") la scheda di decrittazione, che è poi quella da infilare dentro il decoder tivùsat. Questa scheda, fino ad oggi, è stata venduta all'interno proprio dei decoder certificati tivùsat (il cui costo supera quasi sempre i 100 euro). Chi dunque acquista il decoder in realtà prende e paga due beni: l'apparecchio ricevente e la scheda di decrittazione. Intanto si è sviluppato un mercato parallelo con persone e aziende che vendono schede tivùsat a prezzi altissimi: fino a 56 euro e mezzo più spese di spedizione.
Se l'emendamento su decoder e antenne "dovesse passare all'unanimità, Palazzo Chigi dovrebbe tenerne conto".